minaItalia. E’ accaduto anche questo. All’insaputa di tutti, in barba ai cittadini e alle istituzioni che governano i territori, il governo Renzi ha ceduto un miglio di mare alla Francia. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi è il caso di dire, infatti  tutto è stato scoperto per un disgraziato episodio accaduto lo scorso 16 gennaio al  peschereccio italiano , il Mina, che è stato sequestrato dalle autorità francesi per aver sconfinato nelle proprie acque. Le autorità italiane intervenute tempestivamente, immaginano un errore ma la risposta da parte dei francesi è stata quantomeno “fulminante”: il 21 marzo 2015 l’Italia ha firmato un trattato con la Francia e in quell’occasione ha ceduto un miglio di mare. Un miglio di mare sono circa due kilometri ma a parte il fatto sconvolgente di per sé, quella porzione  comprende la preziosa “fossa del cimitero”, soprannominata tale in quanto un tempo si identificava allineando la prua della barca alle croci del camposanto di Ospedaletti, il cui fondale  è il paradiso dei gamberoni rossi.  Lo sanno bene i nostri pescatori della flottiglia specializzata di Sanremo che consta in dodici imbarcazioni, che con il lavoro invernale fa campare una quarantina di famiglie a parte l’indotto. La regione Liguria  insorge: “La pesca al gambero rosso – sottolinea l’assessore alla pesca Stefano Mai – è un target strategico per la Liguria e non si capisce perché l’Italia abbia firmato quell’accordo per noi così penalizzante”. Il governo sostiene che quel trattato non è ancora stato ratificato in Italia ma i francesi ribattono che a loro non interessano i ritardi italiani, la firma c’è e loro intendono far rispettare i nuovi confini. Si tratta di una cessione di sovranità che sarebbe rimasta ignota fino, appunto, al primo peschereccio sequestrato per aver sconfinato dalle acque nazionali. Bella porcata Renzi & co!

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