zikaUn ‘supervaccino’ efficace sia contro Zika sia contro la febbre di Dengue. E’ la prospettiva aperta da un lavoro pubblicato su ‘Nature’ e condotto dagli scienziati dell’Istituto Pasteur francese, in collaborazione con il Centro nazionale della ricerca scientifica (Cnrs) d’Oltralpe, l’Imperial College di Londra e l’università di Vienna. I ricercatori hanno identificato anticorpi contemporaneamente in grado di neutralizzare i due virus, e attraverso studi di cristallografia sono riusciti a ricostruire in 3D il sito preciso usato da questi ‘soldati’ del sistema immunitario per agganciarsi all’involucro proteico di entrambi i microrganismi.

Zika e Dengue, spiegano gli autori, appartengono alla stessa famiglia virale (Flavivirus); tutti e due sono virus a Rna prevalentemente trasmessi da zanzare Aedes, e la capsula che li avvolge è composta da proteine simili. Partendo dai risultati che avevano ottenuto in precedenti ricerche, e che avevano permesso di individuare anticorpi capaci di contrastare quattro tipi di virus Dengue, gli studiosi hanno deciso di verificare se – data la ‘parentela’ – questi stessi anticorpi, due in particolare, fossero efficaci anche contro Zika. Dopo averli isolati da pazienti infettati da Dengue, li hanno ‘presentati’ a Zika scoprendo che uno dei due era in grado di combatterlo. Con un’efficacia anche superiore a quella dimostrata contro Dengue.

“Non ci saremmo mai aspettati che i due virus fossero tanto simili da produrre una reazione tanto potente contro Zika con alcuni anticorpi anti-Dengue”, commenta Felix Rey, a capo del Laboratorio di virologia strutturale dell’Istituto Pasteur.

L’analisi incrociata Zika-Dengue ha però anche un’altra faccia. In uno studio separato pubblicato su ‘Nature Immunology’, infatti, gli scienziati dell’Imperial College londinese hanno approfondito le conseguenze del fatto che il virus Dengue esiste in quattro forme diverse, osservando che gli anticorpi efficaci contro una forma del microrganismo non lo sono verso le altre e quindi nemmeno contro alcuni virus Zika. Ciò significa che, nelle persone precedentemente esposte alla Dengue, Zika potrebbe fare più presa.

“Benché gli studi siano veramente agli inizi”, secondo Gavin Screaton, preside della Facoltà di Medicina dell’Imperial College e autore senior del lavoro, “questo potrebbe spiegare perché l’epidemia di Zika in corso sia tanto severa e riguardi proprio le zone in cui Dengue è prevalente”.

“Ora – conclude il ricercatore – abbiamo bisogno di ulteriori studi per confermare questi risultati, e procedere sulla strada di un vaccino” a doppia azione.