E’ rientrato allarme meningite a Roma, dopo che una maestra di una scuola elementare della capitale, la “Cesare Battisti”, secondo le prime ricostruzioni sembrava fosse deceduta in seguito agli sviluppi di una meningite meningococcica. La donna era rimasta in servizio fino all’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze. L’esame sulla donna al Gemelli ha invece smentito la tesi della meningite: è morta per una forma di escherichia coli, che non ha alcun rischio di trasmissione diretta da persona a persona. 

ambulanza-rescue-911-de-roma

Aggiornamento “In relazione al decesso della donna morta il 26 dicembre scorso presso il Policlinico Gemelli si precisa che, effettuati gli esami presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli, non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona”. E’ quanto si legge in una nota della Regione Lazio.

La notizia della prima ora – Una maestra di una scuola elementare di Roma, la ‘Cesare Battisti’, è morta lunedì scorso per meningite meningococcica. A dare la notizia è stata la Asl RmC attraverso una mail inviata ai genitori dalla scuola.

Fino a giovedì scorso, ultimo giorno di lezione prima delle vacanze natalizie, la donna era regolarmente in aula. Ricoverata il giorno di Natale all’ospedale San Giovanni, era stata trasferita al Policlinico Gemelli, dove è deceduta il 26 dicembre.

La Asl, venuta a conoscenza del caso di “Meningite Batterica di n.d.d.”, il 27 dicembre ha inviato una email ai genitori in cui si legge che “Presi contatti telefonici con i rispettivi Laboratori di Microbiologia dei suddetti ospedali, è stata consigliata la profilassi antibiotica indicata per la Meningite Meningococcica, già praticata dal personale sanitario e dai familiari della paziente”.

“Si raccomanda, perciò, previo consulto con il medico curante o pediatra – si legge ancora – l’assunzione per gli adulti, che abbiano avuto contatti stretti in un luogo chiuso per più ore al giorno con la professoressa di una cpr di Ciprofloxacina 500 mg. e l’assunzione di Rifampicina 600 mg. 1 cpr due volte al dì per due giorni per gli alunni della classe dove insegnava la suddetta docente”.