29 i poliziotti che da oggi sono sotto processo a Istanbul, in relazione al fallito colpo di Stato in Turchia del 15 luglio scorso. Sono tutti accusati di non aver provveduto alla difesa del presidente turco Recep Tayyip Erdogan nella notte tra il 15 e il 16 luglio durante la rivolta fallita dei militari. 

turchia-golpe002-1000x600E’ iniziato il primo processo a Istanbul contro presunti golpisti accusati di aver partecipato al fallito colpo di Stato dello scorso 15 luglio in Turchia. Sul banco degli imputati ci sono 29 poliziotti che devono rispondere a una serie di accuse in riferimento al tentativo di golpe. In 25 sono alla sbarra anche per aver disobbedito all’ordine di contrastare i golpisti e non aver quindi difeso il presidente Recep Tayyip Erdogan la notte tra il 15 e il 16 luglio.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Anadolu, in 21 rischiano la condanna a tre ergastoli ciascuno, mentre gli altri potrebbero essere condannati a pene detentive tra gli otto e i 15 anni.

Le autorità di Ankara accusano l’imam Fetullah Gulen di essere stato l’ispiratore del fallito colpo di Stato. Dallo scorso luglio sono circa 41mila le persone arrestate in Turchia in relazione al tentativo di golpe.

Intanto altri 45 militari turchi sono stati colpiti da mandato d’arresto nell’ambito dell’inchiesta. Secondo il portale Turkish Minute, i 45 sono tutti della Marina e sono accusati di aver usato l’applicazione ByLock, che – per le autorità – sarebbe uno dei principali strumenti per la comunicazione utilizzato dalle persone accusate di aver partecipato al fallito colpo di stato. Per sette dei 45 militari sono già scattate le manette.