VILLABUONRESPIROQualcosa ancora bolle in pentola per Villa Buon Respiro. E’ di qualche giorno fa la notizia dell’avvenuto accordo sottoscritto dalla Regione Lazio, l’Asl di Viterbo e il gruppo San Raffaele spa, che ha scongiurato la chiusura del centro di riabilitazione, riconoscendo l’importanza delle attività svolte dalla Villa nell’assistenza a pazienti che non avrebbero avuto analoghi servizi in altre strutture.  Tutto bene quel che finisce bene, quindi, verrebbe da dire.. ma c’è un ma.. Parrebbe, infatti,  che la vicenda non sia del tutto finita: domattina il rappresentante aziendale di Villa Buon Respiro è stato convocato a Roma, presso la direzione generale del San Raffaele (gruppo di cui fa parte  per l’appunto Villa Buon Respiro, ndr). “Sembra che vogliano cambiare tipo di contratto ai dipendenti – informa Angelo Sambuci, sindacalista della Uil Fp di Viterbo – ma non abbiamo nessuna notizia certa, visto che un ordine del giorno non c’è. Sappiamo soltanto di questa convocazione, che non ci fa stare sereni”.  Non resta, quindi, che attendere domani per sapere gli ulteriori esiti di una vicenda che ormai da troppo tempo sta mettendo a dura prova gli animi non solo di chi lavora all’interno della struttura, ma anche delle tante famiglie di quei pazienti, che in Villa Buon Respiro hanno trovato un valido punto di riferimento e di sostegno.

 Wanda Cherubini