Nei giorni scorsi, dai colleghi di Malta abbiamo appreso che una nave della Marina Militare, nave Orione, è stata posta in isolamento, in quanto uno dei migranti soccorsi pareva che avesse una malattia altamente infettiva, addirittura si parlava di vaiolo.
Poche ore fa, il ministero della Salute ha reso noto che al termine delle analisi di laboratorio svolte presso l’Istituto nazionale per le malattie infettive ”Spallanzani” di Roma, si sarebbe accertato che il paziente è infetto solo da varicella e si è scongiurato il peggio.
Mentre i nostri militari e i Comuni costieri sono sottoposti a pressioni inenarrabili, l’Unione Europea si tiene lontana dalle responsabilità e scarica tutti gli oneri sui Paesi toccati dal fenomeno. Una situazione insopportabile non solo per quanto riguarda i soccorsi, e le problematiche legate alla salute e alla sicurezza, ma anche per offrire una sistemazione “umana” successivamente. Non solo all’Italia tocca il peso più gravoso ma il futuro di questi immigrati non potrà essere che in Italia, dove la devastazione economica non potrà dare altro che fame per tutti. Un sano principio comunista insomma. Visto che l’Italia è in Europa, gli immigrati dovrebbero poter circolare nell’intera UE, anziché asserragliarli sul territorio Italiano, e dovrebbe essere garantito l’intervento di tutte le forze dell’Unione Europea.
Agli occhi del mondo continuiamo ad essere l’Italietta che opera, si spreme e tace, mentre Renzi mette in campo tutte le energie per risollevare l’Italia che non c’è più con carità cristiana, promettendo la fame per tutti. Questa non si può definire solidarietà ma incapacità, cecità, completa assenza di realismo.

