Somali men parade as members of al Shabaab in the capital MogadishuStamani a Mogadiscio è stato compiuto l’ennesimo attentato terroristico.  Ad essere stato colpito il Parlamento somalo. La deflagrazione è avvenuta davanti al cancello principale dell’edificio che ospita il Parlamento uccidendo almeno cinque persone e ferendone molte altre. I morti sono tre poliziotti e due civili.  L’auto imbottita di esplosivo è stata intercettata dagli uomini di guardia all’edificio che hanno subito aperto il fuoco contro il veicolo sospetto uccidendo l’attentatore. Non è la prima volta che la sede del Parlamento somalo viene presa di mira. L’ultima volta lo scorso mese di maggio quando a morire furono invece, 10 persone. L’attentato di oggi è stato rivendicato come sempre dal gruppo filo al Qaeda degli al Shabab. Il gruppo terroristico ha promesso di intensificare gli attacchi al governo somalo soprattutto in questo periodo che corrisponde con il mese santo islamico del Ramadan. Gli attentati hanno segnato il cambio di strategia del gruppo islamico. Gli al Shabab infatti, fino a qualche anno fa detenevano il controllo di gran parte dei quartieri di Mogadiscio e del territorio somalo. Ora invece, dopo la cacciata dalla capitale somala, si sono arroccati solo in alcune aree del Paese da dove sognano la rivincita sui governativi e le forze militari dell’Unione Africana dell’Anisom che finora hanno avuto la meglio su di loro anche grazie all’aiuto dei militari keniani. Intanto, hanno messo in atto una vera e propria strategia del terrore colpendo dove possono le istituzioni somale e i loro alleati attraverso attentati suicidi e omicidi mirati di personalità politiche e militari di spicco somale. All’inizio di questa settimana hanno infatti, ucciso un deputato, Ahmed Mohamud Hayd e feritone un altro. Dall’inizio dell’anno è il  quarto uomo politico assassinato a Mogadiscio. Si tratta di una evidente strategia per screditare agli occhi del mondo l’incapacità di governare del debole governo somalo che riesce a sopravvivere solo grazie al sostegno della comunità internazionale. Appena lo scorso martedì 01 luglio nel Paese del Corno d’Africa si è festeggiata la ricorrenza del Giorno dell’Indipendenza della Somalia. Il primo del 1960 la Somalia ha infatti,  ottenuto l’indipendenza dal potere coloniale dell’Italia. Alle celebrazioni per il 54th anniversario hanno partecipato anche il Presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud, il premier Abdiweli Sheikh Ahmed, il Presidente del Parlamento Mohamed Sheikh Osman Jawari e altri funzionari del governo e dignitari.

Ferdinando Pelliccia