news-6Morte del piccolo Maxim. Le autorità giudiziarie della regione russa di Amur hanno aperto un procedimento penale per negligenza sulla gestione della documentazione per la sua adozione. La vicenda riguarda infatti, un bambino russo adottato da una famiglia di Pescara e morto la scorsa settimana perché ucciso dal padre adottivo, Massimo Maravalle in seguito ad un raptus.  L’uomo ha confessato di aver soffocato con un cuscino il bambino. Maravalle è ora in carcere a Pescara. per lui l’accusa è di omicidio aggravato. Subito dopo la morte del piccolo Maxim l’attenzione era caduta sull’adozione. In tanti si sono chiesti come fosse stato possibile una tragedia del genere e soprattutto come sia stato possibile che un bambino potesse essere dato in adozione ad una coppia di cui uno dei due, in questo caso il padre, soffrisse da tempo di disturbi psichici ed era  anche in cura. Al vaglio dei magistrati tutte le carte riguardanti l’adozione.  La successiva notizia diffusa dallTass  secondo cui le autorità giudiziarie della regione russa di Amur, da dove proveniva il piccolo Maxim,  hanno aperto un procedimento penale per negligenza sulla gestione della documentazione per l’adozione del bambino non fanno altro che avvallare tutti i dubbi e i sospetti.  Maxim era stato adottato  all’età di due anni e mezzo in Russia. Sembra che da un’indagine procedurale siano emerse informazioni su una possibile negligenza che i funzionari statali della regione di Amur avrebbero commesso nell’elaborazione dei documenti per l’adozione del bambino.