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Tel Aviv, 31 lug.   Il portavoce del governo israeliano, Mark Regev, assicura che le autorità del paese intendono fare luce sull`attacco alla scuola Onu del campo profughi di Jabaliya dove avevano trovato rifugio 3mila civili e dove ieri mattina sono morte 16 persone. Il segretario generale delle nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha detto che “tutti gli elementi disponibili” suggeriscono che l`attacco è stato opera dell`artiglieria israeliana. “Indagheremo su questo”, ha affermato Regev parlando con Newsnight della Bbc, assicurando che se dovesse emergere che si è trattato di “fuoco vagante” israeliano “sono certo che ci scuseremo”. “A noi non appare chiaro che si trattasse di fuoco nostro ma sappiamo con certezza che vi è stato fuoco ostile contro di noi proveniente dalle vicinanze della scuola”, ha aggiunto accusando Hamas di nascondere armi nei rifugi Onu.