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Ultima Ora: Individuati resti quarto pilota

Nella tarda serata sarebbe stato individuato il punto in cui dovrebbero trovarsi i resti del quarto militare morto a causa del tragico incidente aereo accaduto il 19 agosto scorso.  Il corpo si troverebbe non lontano dal punto in cui nel pomeriggio era stato ritrovato il casco dell’ufficiale pilota Mariangela Valentini.

Ritrovati i resti di un terzo pilota. Il ritrovamento segue di qualche giorno quello dei resti  di altri due dei 4 militari  che si trovavano a bordo dei due Tornado precipitati sulle colline dell’ascolano. Continuano quindi a dare dei frutti le ricerche iniziate nell’immediatezza dell’incidente e in corso tuttora.  Sono oltre 150 gli uomini che compongono le squadre. Si tratta di uomini della polizia, carabinieri, soccorso alpino, forestale e altri. E’ stato detto che le ricerche continueranno finchè daranno risultati.  Oggi si è anche aperto uno spiraglio sul perché sia accaduto questo tragico incidente  il 19 agosto scorso nei cieli delle Marche. Con molta probabilità ci sono due concause. Un guasto tecnico al sistema di navigazione che ha costretto uno dei piloti a volare con il suo jet a vista e il fatto che lo stesso cercando di disimpegnarsi, cambiando rotta per portarsi in una rotta di sicurezza, non abbia visto l’altro cacciabombardiere arrivare e gli è andato addosso. Quindi anche errore umano.  Alcuni testimoni al fatto hanno riferito di aver visto i due jet  volare bassi, e che probabilmente questo  spiega il fatto che ci fosse un grosso problema e che spiega il perché  i due cacciabombardieri abbiano allungato la traiettoria  cercando di prendere quota. Quindi  il fatto che i due Tornado volassero in maniera anomala, fuori rotta e non alla quota di volo assegnata è dovuto ad un problema tecnico. In quel momento uno dei piloti, o entrambi, stava volando a vista perché ormai non disponevano più di un sistema di navigazione. Stava valutando a vista altezza, rotta. e distanza, insomma tutto quello che in genere fa il computer di bordo.  Cercando di disimpegnarsi si è ritrovato sulla stessa traettoria dell’altro Tornado. Da premettere che al momento dello scontro i due jet erano impegnati in un volo di trasferimento per raggiungere l’area in cui dovevano addestrarsi. Non volavano nemmeno in formazione. Con molta probabilità dal suo sedile, nell’abitacolo, il pilota ha guardato intorno forse facendosi aiutare anche dal navigatore che però, ha ancora meno visuale, e  non deve avere visto l’altro Tornado e gli è andato addosso ed è avvenuto il tragico incidente.  Un incidente che poteva essere ancora più tragico se fossero caduti su un centro abitato provocando vittime tra i civili. Se non è accaduto tutto questo lo dobbiamo alla professionalità e al buonissimo grado di addestramento dei piloti. Se non sono degli eroi meritano comunque rispetto e onore.

Ferdinando Pelliccia