L’epidemia non mostra segni di cedimento anzi i dati in possesso dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, dicono che il numero dei contagiati aumenta ogni giorno di almeno 20 unità. Ormai il computo dei contagiati dal virus è salito a quota 5.357 mentre quello dei morti è salito a 2100. Mentre stime non certificate parlano di circa 1.800 sopravvissuti all’epidemia in tutta l’Africa Occidentale. Si tratta di persone che ormai hanno formato gli anticorpi e quindi risultano immuni al virus. Però, questo numero è destinato a salire in quanto sembra che molte altre persone che sono state contagiate non hanno per niente sviluppato i sintomi della malattia e altre che non sono mai entrati in contatti con il virus risultano avere gli anticorpi. In Sierra Leone e in Liberia, due dei Paesi dell’Africa Occidentale in cui l’epidemia si è scatenata allo scorso mese di febbraio e poi, si è diffusa a macchia d’olio, ormai i medici non hanno più il controllo della situazione sanitaria. L’epidemia è da considerarsi fuori controllo. Specie in Sierra Leone dove nell’ultima settimana sono morte almeno 500 persone che erano rimaste contagiate. Inoltre, sono almeno 20 gli operatori sanitari che sono morti dall’inizio dell’epidemia. Da oggi 18 settembre e per quattro giorni, fino al 21 settembre, le autorità dei due Paesi africani hanno deciso una quarantena generale. Le popolazioni civili saranno costrette a rimanere chiuse in casa. Una decisione presa per impedire un ulteriore diffondersi del contagio.