COMUNECASAVATOREL’amministrazione comunale ricorderà, domani 14 novembre, l’11esimo anniversario della morte dei Caduti di Nassirya e del caporal maggiore dell’Esercito italiano, Pietro Petrucci. L’occasione sarà quella della consegna delle borse di studio dedicate alla memoria del giovane militare casavatorese, deceduto in Kuwait il 15 novembre 2003 a seguito delle ferite riportate durante l’attentato terroristico compiuto presso la base italiana “Maestrale” di stanza, all’epoca, in Iraq. La manifestazione, che inizierà alle ore 9.30 ed alla quale parteciperà un picchetto d’onore dell’Esercito, prevede la deposizione di una corona di alloro presso il busto bronzeo eretto il 15 novembre dello scorso anno presso l’incrocio via Fermi-via Marconi, in occasione del decennale della morte dei Caduti di Nassirya, e di un fascio di fiori presso il monumento lavico del parco pubblico di via Meucci, intitolato al giovane Pietro. La consegna delle otto borse di studio agli studenti delle scuole elementari e medie cittadine che hanno partecipato al premio “Petrucci” avverrà presso la sala consiliare del municipio, in piazza Gaspare Di Nocera, alla presenza della commissione esaminatrice composta dal vicesindaco Raffaele D’Antò, da Bruno Galzerano, dell’ufficio scolastico provinciale, da Margherita Dini Ciacci, rappresentante Unicef, e dalla docente Vittoria Caso. “Il senso delle borse di studio Petrucci è quello di ricordare, negli anni, il sacrificio eroico richiesto ai nostri militari in terra irachena e di alimentare, nelle nuove generazioni, il senso della nostra identità nazionale”, afferma il sindaco Salvatore Sannino.  Agli studenti vincitori sarà consegnato un buono-acquisto di materiale didattico spendibile presso le cartolibrerie del territorio. Alla manifestazione parteciperanno i familiari di Pietro, che ricorderanno in forma privata la figura del caporal maggiore durante la messa pomeridiana di suffragio in programma sabato 15 novembre presso la chiesa “Gesù Cristo Lavoratore” di viale delle Industrie.

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Senza memoria non c’è futuro

Il 12 novembre del 2003 in un attentato suicida che distrusse la “Base Maestrale”, sede del contingente italiano di pace a Nassiryia, persero la vita in 19 italiani, 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili, il cooperatore internazionale Marco Beci e il regista Stefano Rolla. Tra i militari vi era il caporal maggiore Pietro Petrucci che aveva lasciato la città di Casavatore nel napoletano per la città di Nassiriya in Iraq per inseguire il suo sogno di Pace e di Libertà fra tutti i Popoli. Petrucci era nato a Napoli il 26 settembre 1981 e poi, la famiglia si era trasferito a Casavatore. Subito dopo aver conseguito il diploma di maturità in Ragioneria decise di arruolarsi nell’Esercito Italiano. Nel 2001 vinse il concorso in qualità di Volontario in Ferma Breve (VFB) e, dopo l’addestramento formale presso l’85° Reggimento Addestramento Volontari di stanza a Verona, venne assegnato a Bologna presso il 6° Reggimento Trasporti “Budrio”. Con il suo Reggimento parte in missione di pace per l’Iraq e viene inviato a Nassiriya dove poi, quel tragico 12 novembre di 11 anni fa vi trovò la morte a seguito del vile attentato terroristico. Da allora la città che lo aveva adottato, Casavatore, ogni anno gli tributa il ricordo. Quest’anno, il 18 novembre scorso, anche la sua città natale, Napoli,  lo ha voluto ricordare intitolando a lui un giardinetto all’interno del cimitero di Poggioreale dove riposa Pietro. In quella occasione il Sindaco di Napoli, Luigi De Magistris ha affermato: “nulla ripaga della morte di un figlio, ma i suoi genitori devono essere orgogliosi che sia morto per la Patria”. Mai parole sono state più calzanti.  Da sempre papà Giuseppe ha sentito il peso per la perdita del figlio più piccolo, ma l’ha saputo affrontare con dignità e soprattutto con la forza che gli viene dal ricordo del figlio morto con onore per servire la Patria.  In occasione del secondo anniversario della strage l’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi consegnò la Croce d’Onore ai familiari dei Caduti. L’onorificenza venne istituita ad hoc per tutte le vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero e viene conferita, con decreto del presidente della Repubblica, al personale militare e civile delle amministrazioni dello Stato e a quello funzionalmente dipendente dal ministero della Difesa, che sia deceduto, ovvero abbia subito un’invalidità permanente pari o superiore all’80 per cento della capacità lavorativa, per effetto di ferite o lesioni riportate nelle predette circostanze. L’Onorificenza è un segno distintivo, speciale e di carattere morale, attraverso il quale, simbolicamente, l’Italia riconosce l’altissimo valore del sacrificio.