Il Bologna passa e raddoppia. Poi si fa raggiungere da Cani e da un rigore di Calaiò.

serie-bITALIA

dal Nostro inviato a Catania – Simone Toninato – . Doveva vincere il Catania, ancor più perché agli ospiti mancava il bomber Cacia, squalificato. Voleva i tre punti il Bologna, che avrebbe affiancato in classifica il Frosinone, sconfitto dalla Ternana nell’anticipo del venerdì. Alla fine il 2-2 non soddisfa nessuno ma in realtà accontenta tutti, perché un pari, per il Catania così come per il Bologna, è sempre meglio che niente. Tanto che Lopez, tecnico felsineo, a fine gara parlerà di «un punto positivo» e non di due gettati alle ortiche. Sannino, che deve far fronte a tante defezioni (oggi perde anche Monzon per un taglio al ginocchio) e ha perso in Umbria con la Ternana sette giorni fa, sposta Sauro sull’out destro della difesa e propone in avanti Rosina, Calaiò e Cani; perché Leto è costretto in tribuna dal giudice sportivo. Lopez sceglie Improta per sostituire Cacia, Acquafresca è l’altro attaccante, con Laribi a rifinire.

Nel primo tempo in campo si vede una sola squadra, il Bologna, che approfittando di uno svarione di Escalante trova il vantaggio già al 4′ sull’asse Laribi-Zuculini e al 10′ sfiora addirittura il raddoppio con Laribi: palo e fuori. Coppola compie una sola vera parata, con i piedi, ad una manciata di minuti dal tradizionale tea caldo, su Rosina. Ma il Catania ha le gambe molli, specie Almiron, e la difesa è un panetto di burro, che Zuculini e Acquafresca tagliano con facilità in occasione del raddoppio bolognese ad inizio ripresa. Il Catania a questo punto è all’inferno e l’infortunio di Spolli, costretto a lasciare il campo in barella, sembra un ulteriore segnale. In realtà Chrapek, appena subentrato al centrale argentino, crossa per Cani e gol: 2-1. Ma sembra un fuoco di paglia, che Bessa potrebbe spegnere su punizione se Frison non compiesse un miracolo. Su rovesciamento di fronte Maietta, atterra in area Calaiò e si becca pure un giallo. Coppola intuisce ma dagli undici metri la parità è ristabilita e per la punta catanese è il settimo centro stagionale.

In un susseguirsi incessante di emozioni e rovesciamenti di fronte la parità permane fino alla fine solo grazie ai due portieri, protagonisti di un paio di interventi per parte che poco hanno a che vedere con il campionato cadetto. Superlativo, in particolare, il balzo dell’estremo difensore di casa su un diagonale a pelo d’erba di Acquafresca a pochi istanti dai sei minuti di recupero concessi da Pairetto.

TABELLINO:

CATANIA (4-3-3): Frison; Sauro, Capuano, Spolli (dal 12′ st Chrapek), Monzon (dal 37′ st Parisi); Rinaudo, Almiron (dal 42′ st Odjer), Escalante; Rosina, Calaiò, Cani. (Terracciano, Ramos, Jankovic, Calello, Piermarteri, Marcelinho). All.: Sannino.

BOLOGNA (4-3-1-2): Coppolo; Garics, Maietta, Paez, Morleo: Zuculini (dal 30’ st Casarini), Matuzalem, Bessa (dal 45′ st Giannone); Laribi; Acquafresca, Improta (dal 23′ st Bentancourt). (Stojanovic, Abero, Ferrari, Masina, Radakovic, Troianiello). All.: Lopez.

MARCATORI: 4′ pt Zuculini, 11′ st Acquafresca, 13′ st Cani, 32′ st Calaiò.

AMMONITI: Cani, Almiron, Rinaudo (C) Matuzalem, Maietta (B).

ESPULSI: nessuno.

ARBITRO: Pairetto di Nichelino.

ASSISTENTI: Lo Cicero di Brescia e Di Iorio di Verbania.

QUARTO UOMO: Manganiello di Pinerolo.

OSSERVATORE ARBITRALE: Papini di Perugia.

Incasso: 18.155 euro.