saldi (2)Un avvio positivo quello dei saldi di fine stagione nella Tuscia, anticipati quest’anno per essere conformi con le date d’avvio degli stessi nei territori limitrofi. Non è però il caso di cantar vittoria per la Confesercenti di Viterbo. Il suo direttore, Vincenzo Peparello, spiega, difatti come da un’indagine avviata sia a livello nazionale che territoriale dall’Osservatorio dell’ente, è merso che l’avvio è stato migliore rispetto alle aspettative. “Però è ancora presto per valutare gli effetti – esordisce Peparello – Rispetto allo scorso anno sta sicuramente andando  meglio l’avvio dei saldi nei centri storici e nelle città d’arte, come Roma, Firenze ed i capoluoghi di provincia come Viterbo. Quest’anno questo miglioramento è stato anche condizionato dal fatto che gli sconti sono maggiori rispetto all’anno passato e che i saldi si sono aperti sotto l’Epifania ed il ponte più lungo che ha portato molti turisti, soprattutto stranieri, a spendere.  Inoltre – ha proseguito Peparelloil freddo di qualche giorno fa ha influito anche  sull’acquisto di capi più importanti come cappotti e giacconi. Tuttavia, questa non è una prova di inversione di tendenza, anche perchè le vendite nel periodo natalizio non hanno brillato. Il dato certo è che la gente ha meno soldi da spendere.  Registriamo qualche positività che speriamo possa mantenersi fino alla fine dei saldi. Ma se cala la spesa media ed il fatturato – incalza Peparello – nonostante l’avvio positivo dei saldi, non si può parlare di inversione di tendenza. Certo, oggi abbiamo la crisi e far avviare i saldi per il periodo delle feste natalizie, quando si può disporre delle tredicesima, può rappresentare una boccata d’ossigeno per i commercianti. Dobbiamo però andare molto cauti e guardare anche la qualità. Se è positivo anche il dato riscontrato negli outlet, bisogna tener conto sempre della salvaguardia del made in Italy. Gran parte del commercio è in mano  ad assetti societari stranieri o operatori stranieri. Non bisogna banalizzare sul problema reale che è il calo dei consumi“. Peparello ha posto poi l’accento sulla discussione in merito all’avvio o meno anticipato dei saldi: “Alcuni sono favorevoli a ciò, per altri è bene, invece, partire con i saldi a marzo. Ci sono anche forme di abusivismo che combattiamo. Ognuno è libero, a livello imprenditoriale,  di fare promozioni, ma bisogna essere seri, tutti devono rispettare le regole e ci deve essere il controllo dell’autorità su tutto ciò che circola. Il fatto della boccata d’ossigeno dei saldi può salvare le aziende in quel momento, ma per la ripresa dei consumi ci vogliono gli interventi da parte del Governo,soprattutto per le incidenze dei costi di gestione e la ripresa della spesa”. Peparello conclude con questa considerazione: “Anche nel periodo dei saldi la spesa media si riduce e cala la spesa verso il saldo. E’ un dato che ci deve far riflettere”.

Wanda Cherubini