Sono tornati liberi circa 350 persone che da tempo erano trattenute, contro la loro volontà, a Mosul dai miliziani dello Stato Islamico, Is. Si tratta di appartenenti alla comunità Yazida che erano stati rapiti dai loro villaggi, lo scorso anno, nel nord dell’Iraq. Gran parte delle persone che hanno riacquistato la libertà sono anziani e malati, in particolare malati di mente. La consegna dei prigionieri è avvenuta a Kirkuk. Gli ex prigionieri sono stati presi in consegna dai combattenti peshmerga curdi. Difficile credere che si tratta di un atto umanitario. Con molta probabilità queste persone erano diventate un peso ed è stata scelta l’opzione di liberarli piuttosto che ucciderli anche perché l’Islam vieta di uccidere persone con malattie psicologiche e mentali. Finora i miliziani dell’Is si sono macchiati dei più crudeli dei misfatti. Ogni volta che hanno conquistato una città hanno sempre ucciso gli uomini appartenenti alle comunità yazide e cristiane e chi non si è voluto convertire all’Islam. Le donne e i bambini rinchiusi in una gabbie, le donne velate integralmente, sono state portate in giro per i mercati cittadini per essere vendute come schiavi, allao stesso modo delle bestie vendute al mercato.

