catania-provercelli

Dal nostro inviato al Massimino, Simone Toninato – Il Catania vince (4-0), convince e non subisce gol. Calaiò, due volte, Rosina e Maniero regolano la Pro Vercelli nell’anticipo del “Cibali”. Male la Pro Vercelli di Scazzola, mai realmente in partita.

Cambio di rotta doveva essere e cambio di rotta è stato, per il Catania di Marcolin. Diverso anche il modulo dei siciliani, 4-3-1-2, con ben dieci undicesimi di formazione variati dall’ultimo confronto interno, con il Carpi, dello scorso 28 dicembre. Belmonte-Mazzotta sono i terzini, Schiavi e Ceccarelli i centrali. Rosina è il trequartista alle spalle della coppia Calaiò Maniero, con Coppola e Sciaudone nel ruolo di interni in mediana. Ad esclusione di Rosina e Calaiò, tutti i sopracitati sono frutto del mercato di riparazione e, nella circostanza, rivoluzione. Tre punte per la Pro Vercelli di Scazzola, che ha in Marchi (11 gol fin qui) l’alter-ego di Calaiò: quest’oggi solo sulla carta. Statella e Di Roberto agiscono rispettivamente alla sinistra e destra della punta vercellese.

Ci mette un minuto appena il Catania per farsi vedere dalle parti di Russo e soltanto sei per passare in vantaggio. Cross di Rinaudo, Calaiò riceve, si gira in un fazzoletto e prende in controtempo l’estremo difensore ospite che non può far altro che raccogliere il pallone dal fondo della propria rete. Il terreno del “Cibali” regge bene, nonostante il timore dovuto alla grandinata di ieri. Reggono anche i siciliani, che si fanno apprezzare per impegno e intensità, caso più unico che raro in questa stagione. Quanto detto è ampiamente dimostrato dalla prima mezz’ora di gara, che vede i padroni di casa prima raddoppiare, su rigore (16′), ancora con Calaiò, per poi chiudere definitivamente i conti con Rosina: superbo nel concludere a rete una punizione calciata da una ventina di metri. Sarebbe potuto esser ancor maggiore il divario in termini numerici se la bandierina alzata dal segnalinee non fermasse Maniero, ad un passo dal gol. L’offside della punta, peraltro, è dubbio. Dall’alto del proprio blasone, la Pro Vercelli non entra mai in partita, considerando che l’unico vero pericolo corso dalla porta di Terracciano (promosso definitivamente a titolare, dopo la cessione di Frison alla Sampdoria) arriva al 45′: Statella tira, Belmonte devia in corner. Le emozioni del primo tempo si contrappongono alla quasi totale piattezza della seconda metà di gara, ad esclusione della quarta marcatura catanese, realizzata da Maniero, e dalle tre sostituzioni per parte. Ultima delle quali, ha visto la staffetta tra Barisic e Calaiò, tirato fuori dal terreno di gioco da Marcolin sotto gli applausi scroscianti dei dodicimila sugli spalti. Con la vittoria odierna il Catania sale a ventiquattro punti, inchiodando, sette punti più su, la compagine piemontese che resta ai margini della zona play off.

TABELLINO:

CATANIA (4-3-1-2): Terracciano; Belmonte, Schiavi, Ceccarelli, Mazzotta (dal 36’st Capuano); Coppola, Rinaudo, Sciaudone; Rosina (dal 25’st Chrapek); Calaiò (dal 41’st Barisic), Maniero. (Ficara, Sauro, Jankovic, Odjer, Escalante, Castro). All.: Marcolin.

PRO VERCELLI (4-3-3): Russo; Ferri, Coly, Bani, Scaglia; Ardizzone, Castiglia (dal 13′ st Emmanuello), Scavone; Di Roberto, Marchi (dal 26′ st Beretta), Statella (dal 13′ st Sprocati). (Viotti, Marconi, Cosenza, Liviero, Fabiano, Belloni). All.: Scazzola.

MARCATORI: Calaiò al 6′ e al 16′ (rig.), Rosina al 32′, Maniero al 13′ st.

AMMONITI: Castiglia, Bani, Di Roberto, Emmanuello e Beretta (P) Maniero e Schiavi (C).

ESPULSI: nessuno.

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

ASSISTENTI: Lo Cicero di Brescia e Di Francesco di Teramo.

QUARTO UOMO: Martinelli di Roma2.

OSSERVATORE ARBITRALE: Piero Ferrari di Roma2.

Incasso: 11.730 euro.