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Aggiornamento 08.00 –
Israele: vittoria di Netanyahu, farà governo con nazionalisti e religiosi

Smentendo tutti i pronostici e i risultati degli exit poll, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è uscito vincitore dalle elezioni. Il suo partito ha conquistato 30 dei 120 seggi della Knesset, il parlamento israeliano, secondo risultati relativi al 99% del conteggio dei voti. I suoi avversari di centro sinistra dell’Unione Sionista si sono fermati a 24 seggi.

Galvanizzato dalla vittoria, Netanyahu ha promesso di mettersi subito al lavoro per formare una nuova coalizione, con l’obiettivo di giungere ad un nuovo governo entro “due o tre settimane”. Il primo ministro ha detto di aver parlato già con i leader dei partiti nazionalisti e religiosi con i quali intende allearsi: il ministro dell’Economia Naftali Bennett del partito Focolare Ebraico vicino ai coloni, il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman di Yisrael Betenou, Moshe Kahlon del nuovo partito di centro destra Kulanu, Aryeh Deri del partito ultraortodosso sefardita Shas e i rappresentanti del partito ultraortodosso ashkenazita Torah Unita nel Giudaismo, Yaakov Litzman e Moshe Gafni.

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Chiuse le urne nel paese della Stella di David, dove si sono svolte le elezioni per il rinnovo del parlamento israeliano, sono iniziati gli scrutini, ma soprattutto arrivano i primi dati: secondo gli exit poll al momento sfornati attraverso la televisione d’Israele Channel 10, ci sarebbe una perfetta parità tra il partito dell’ex premier uscente Benjamin Netanyahu, il Likud e la formazione di Isaac Herzog, Unione Sionista. Per quel che riguarda l’affluenza alle urne, si attesterebbe intorno al 70,5%, ma il dato definitivo non è stato ancora diramato. Alta comunque la percentuale rispetto alle passate elezioni. La terza forza in campo per numero di voti è la Lista Araba unita.

Il Tweet di Haaretz con i primi dati (grafico)

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