pontassieveItalia. “Abbiamo preso atto, molto amaramente, che il Presidente del Consiglio, e chi per lui, non trova il tempo    ed il modo di ascoltarci su certe tematiche rispetto alle quali il confronto è invece ineludibile, tanto che  è previsto per legge. Ma non vogliamo restare impantanati in intenti polemici, vogliamo concretizzare  il risultato, e c’è un solo modo: il tempo glielo forniremo noi. Renzi deve andare a Roma, ed a Roma  lo portiamo noi prelevandolo direttamente da casa! La sua sicurezza sarà certamente preservata,  ed anche il rispetto delle previsioni normative che prevedono la nostra audizione, perché lungo il tragitto avrà modo di interloquire con chi ha a cuore diritti ed interessi di migliaia di Servitori dello Stato  e non chiede privilegi e lussi, ma solo equità e rispetto, tanto che, certamente, giungerà a destinazione  con un preciso obiettivo: modificare quel capitolo della Legge di Stabilità così tanto inadeguato  alle esigenze di un Comparto di quasi 500.000 persone”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia, annuncia la nuova eclatante iniziativa del Coisp in tema di rinnovo dei contratti e contro le attuali previsioni in merito contenute nella Legge di Stabilità attualmente in discussione. Per il prossimo 27 novembre,   assieme a Sap e Consap, il Coisp ha infatti organizzato un sit-in a Pontassieve, città del Presidente  del Consiglio Matteo Renzi. Circa 200 Poliziotti daranno vita a un presidio pacifico e silenzioso  il più possibile vicino all’abitazione del Premier, con tre diversi camper. “L’intento – dice Maccari -, animato da spirito assolutamente collaborativo, è quello di ‘dare un passaggio’ in tutta sicurezza  ed economicità (paghiamo tutto noi!) al nostro Presidente del Consiglio, che potrà scegliere su quale dei tre mezzi salire per raggiungere Palazzo Chigi in nostra compagnia!”.

“Ma l’obiettivo non è sciocco né futile – spiega il Segretario Generale del Coisp -, perché consentirebbe  di sanare una violazione della normativa che prevede espressamente l’obbligo di convocazione  delle Organizzazioni Sindacali delle Forze di Polizia per una consultazione in occasione  della predisposizione del documento di programmazione economico-finanziaria e prima della deliberazione del disegno di legge di bilancio. Una consultazione che avevamo espressamente sollecitato lo scorso 9 ottobre con una lettera rimasta ufficialmente del tutto ignorata, e che siamo tornati a proporre con una nuova richiesta di essere sentiti indirizzata al Presidente della V Commissione Permanente (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera dei Deputati. Le tematiche che abbiamo da discutere rimangono qualcosa di talmente enorme ed importante che non si può proseguire oltre ad ignorarle.   Meno che mai in un momento storico così delicato ed arduo sotto il profilo della sicurezza nazionale,   in cui non si può davvero pensare che sia possibile rispondere all’ingiustizia subita dalle 500.000 persone che fanno parte del Comparto in sei anni di illegittimo blocco dei contratti con una grave offesa e presa in giro quale un aumento di stipendio pari a 9 euro mensili che deriverebbe dall’attribuzione di appena  72 milioni di euro per questo specifico capitolo prevista nella legge purtroppo già in discussione”.

“Non possiamo consentire – conclude Maccari – che la specificità del nostro lavoro, i nostri sacrifici e la nostra fedeltà allo Stato vengano ancora una volta calpestati ed ignorati. Lo Stato ci chiede di garantire la Sicurezza del Paese senza remore ed a costo anche della nostra vita. Noi chiediamo di essere ascoltati”.