Aggiornamento – Almeno nove donne sono state elette consiglieri municipali in Arabia Saudita, nel primo voto nella storia del regno aperto al sesso femminile. E’ quanto emerge dai primi risultati ufficiali delle elezioni che si sono svolte ieri ed alle quali hanno partecipato 6,917 candidati, dei quali 979 donne. Tra le donne elette, ce ne sono alcune che si erano presentate a Riad, altre Gedda, alla Mecca, città santa dell’Islam, e nelle province di al-Jawf, a nord, e al-Ihsa, a est.
A Gedda entra nel consiglio municipale Rasha Hefzy, di professione imprenditrice, che non nasconde la sua grande soddisfazione. “La mia famiglia è stata la prima a sostenere la mia candidatura – ha detto alla tv al-Arabiya – Ma anche le istituzioni della società civile mi hanno appoggiato durante la campagna”.
Per conoscere i risultati definitivi e avere un quadro completo delle donne elette, secondo i media bisognerà aspettare che la commissione elettorale si pronunci sugli appelli presentati contro i risultati preliminari, un processo che potrebbe richiedere fino a tre settimane.
I due terzi dei 284 consigli municipali dell’Arabia Saudita vengono scelti dal popolo, mentre il restante terzo viene nominato dal governo.
Ad aprire il voto alle donne era stato nel 2011 re Abdullah, morto nel gennaio scorso, con un decreto nel quale aveva tra l’altro stabilito che le donne dovessero rappresentare il 20% dei componenti del Consiglio della Shura, organo consultivo con poteri limitati eletto nominato ogni quattro anni dal sovrano.
La notizia della prima ora
Tre donne sono state elette in Arabia Saudita nelle elezioni municipali che si sono tenute ieri, le prime nella storia aperte al sesso femminile. E’ quanto emerge dai risultati ufficiosi del voto, al quale hanno partecipato 6.917 candidati, dei quali 979 donne. Le elette sono Salma al-Oteibi, che entra nel consiglio municipale della Mecca, e Lamy Abdelaziz e Rasha Hefzy, che hanno ottenuto un seggio nel consiglio di Gedda.
I risultati ufficiali delle elezioni alle quali per la prima volta le donne hanno potuto partecipare come candidate e come elettrici sono attesi nel corso della giornata. I due terzi dei 284 consigli municipali dell’Arabia Saudita vengono scelti dal popolo, mentre il restante terzo viene nominati dal governo.
Ad aprire il voto alle donne era stato nel 2011 re Abdullah, morto nel gennaio scorso, con un decreto nel quale aveva tra l’altro stabilito che le donne dovessero rappresentare il 20% dei componenti del Consiglio della Shura, organo consultivo con poteri limitati eletto nominato ogni quattro anni dal sovrano.

