Decine di migliaia di persone hanno invaso pacificamente Louisville, nel Kentucky, per dare l’ultimo addio a Muhammad Ali, il più grande pugile di tutti i tempi. La folla si è allineata lungo il percorso del corteo funebre, che attraverserà la città, passando davanti alla casa dove nacque il campione 74 anni fa, il Muhammad Ali Center, e Kentucky Center for African-American Heritage.
Il feretro del pugile verrà trasportato anche lungo la strada che già porta il suo nome, il Muhammad Ali Boulevard, fino al cimitero dove sarà inumato in forma privata. A portare sulle spalle la bara saranno, fra gli altri, l’attore Will Smith che impersonò il campione in un film, e l’ex campione dei pesi massimi Lennox Lewis. Seguirà una cerimonia funebre pubblica in un centro sportivo, dove interverranno l’ex presidente Bill Clinton e l’attore Billy Cristal. Il presidente americano Barack Obama sarà assente, a causa della cerimonia dei diplomi di una delle figlie, ma verrà letto un suo messaggio.
ERDOGAN – Fra le personalità attese, non ci sarà Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, protagonista di un vero e proprio caso. Erdogan è rientrato in anticipo dalla sua visita negli Stati Uniti e diserterà il funerale. Nonostante non ci siano conferme ufficiali sulla motivazione del cambio di programma, i media di Ankara scrivono che Erdogan ha accorciato la sua visita perché stizzito dall’accoglienza ricevuta a Lousville.
In particolare, il presidente turco avrebbe voluto recitare alcuni versi del Corano, ma gli è stato impedito, visto che già nei giorni scorsi la famiglia del campione aveva fatto sapere di essere contraria, per non politicizzare i funerali. Insieme al capo del Dipartimento Affari religiosi, Mehmet Gormez, il presidente voleva inoltre deporre sulla bara un pezzo di Kiswa, il drappo nero decorato con versetti coranici che si trova nel cuore della moschea della Mecca, ma non gli è stato consentito.
Infine ci sarebbero state tensioni tra le guardie del corpo di Erdogan e i servizi di sicurezza statunitensi. Una fonte ufficiale turca citata dall’agenzia Dpa ha confermato che il rientro è stato anticipato e che la delegazione è in viaggio verso la Turchia, ma non ha confermato né smentito le motivazioni della decisione.