
A distanza di un anno dall’avvelenamento e la conseguente morte di Alexander Litvinenko,fonte riservata della Commissione Mitrokhin, il Senatore Paolo Guzzanti fa sapere che sottoporrà alla “Commissione di Vigilanza Rai” la questione del trattamento del lavoro della Mitrokhin nel servizio pubblico radiotelevisivo. La presa di posizione del senatore di Forza Italia arriva dopo la puntata di martedì scorso di Ballarò, durante la quale il Procuratore Generale di Torino, Giancarlo Caselli, mostrandosi favorevole all’istituzione di una commissione di inchiesta sul G8 di Genova, aggiunse: “Purché si indaghi a 360 gradi, non come la commissione Mitrokhin e quella su Telekom Serbia” esprimendo esplicitamente un giudizio negativo sull’operato della Commissione presieduta fino al 2006 da Guzzanti.
Il senatore azzurro denuncia la normalità con la quale ormai si getta fango sui risultati raggiunti dalla commissione, da lui presieduta per quattro anni, “Con giudizi sommari, senza processo ne’ contraddittorio” e annuncia che in Vigilanza Rai avanzerà la richiesta che il servizio pubblico, per completezza d’informazione, “si decida infine ad affrontare il tema della commissione Mitrokhin” per spiegarne il lavoro svolto.
Ricordiamo che esattamente un anno fa a seguito della morte di Litvinenko e all’accensione dei riflettori su Mario Scaramella, ex consulente della Mitrokhin, che si trovava a pranzo con Sasha Litvinenko nel giorno del suo avvelenamento, si scatenò una devastante campagna mediatica non proprio tenera nei confronti della commissione Mitrokhin. Molte delle cose scritte, specie su quotidiani considerati porta bandiera dell’informazione, si sono rivelate poi prive di un adeguato supporto documentale oltre che smentite dai chiamati in causa. Ma questa è una storia che, per quanto possibile, cercheremo di approfondire prossimamente.
N.L.

