Ad un mese e mezzo circa dal naufragio della Costa Concordia al largo dell’isola del Giglio un’altra nave della Costa Crociere, la ‘Costa Allegra’ si è venuta a trovare in una situazione difficile.
I motori sono fermi e la nave da crociera va alla deriva nell’Oceano Indiano. Un peschereccio sta dando supporto.
Per fortuna non si sono interrotte le comunicazioni radio in quanto la sala radio è alimentata da batterie di emergenza.
La nave era partita lo scorso sabato da Diego Suarez, Madagascar, ed era attesa per domani al porto di Victoria, Seychelles. Attualmente la ‘Costa Allegra’ è alla deriva a circa 200 miglia marine dalle Seychelles.
I problemi sono sorti dopo che è divampato un incendio a bordo. Seppure facilmente domato ha comportato un guasto all’ impianto elettrico e di conseguenza il fermo dei propulsori. In una nota di Costa Crociere si legge: “di essere stata informata che oggi alle ore 10.30, ora italiana, un incendio si è sviluppato a bordo della motonave ‘Costa Allegra’ in sala macchine, nel locale generatori elettrici situato a poppa. Le procedure e il sistema antincendio di bordo sono stati prontamente attivati e le speciali squadre antincendio di bordo sono intervenute; l’incendio è stato estinto e non si è esteso a nessuna altra zona della nave. Non ci sono stati feriti o vittime”. La situazione a bordo è calma, anche se c’è un po’ d’apprenzione per la notte da passare a bordo in questa situazione.
Sulla nave ci sono 636 passeggeri e 413 membri di equipaggio di diversa nazionalità. Gli italiani sono 135 ed insieme ai francesi, 127, costituiscono la comunità più numerosa. L’area dove si trova ora la nave da crociera rientra in quella infestata dai pirati somali; questa è una situazione che in qualche modo desta particolare preoccupazione, nonostante a bordo, a  garantire la sicurezza dei passeggeri e dei marittimi, ci siano dei militari della Marina italiana, fucilieri del Reggimento San Marco. La notizia della loro presenza sulla nave,  è stata confermata anche dal Console d’Italia a Mahè, Seychelles, Claudio Izzi.
Dalla scorsa estate i militari italiani su richiesta dell’armatore prestano un servizio antipirateria a bordo delle navi di bandiera. Questo in virtù di una legge italiana, la 130 del 2011. Si tratta di una legge che permette agli armatori italiani di poter chiedere alla Marina Militare italiana di difendere una loro nave quando questa deve attraversare l’area a rischio pirateria che comprende il mare del Corno D’Africa e l’Oceano Indiano. Il nome con cui vengono identificati questi militari è quello di Nucleo militare di protezione, NMP.
In soccorso della nave da crociera italiana sono state allertate tutte le navi in zona. La più vicina ha raggiunto intorno la mezzanotte ora italiana, la nave da crociera. Si tratta di un peschereccio oceanico francese. Una seconda nave, sempre da pesca francese, arriverà quattro ore più tardi. La prima assistenza, dunque, è garantita dal peschereccio francese, che ha comunicato che tutto a bordo è tranquillo e che la nave non ha alcun problema di gallegiabilità. Nel frattempo, domani mattina, arriveranno anche i due rimorchiatori partiti dalle Seychelles che dopo aver raggiunto la ‘Costa Allegra’, nel pomeriggio di domani, la rimorchieranno ad una delle isole più vicine dove avverrà l’evacuazione dei passeggeri. Con i due rimorchiatori anche una nave della Marina Militare delle Seychelles una ‘patrol boat’ a fare da scorta.