Roma, 28 feb – “La decisione del Consiglio dell’UE evidenzia che l’UE continua a perseguire una politica di pressione conclamata. Abbiamo più volte spiegato a tutti i livelli l’inutilità di una tale politica nelle sue relazioni con la Repubblica di Belarus. Come risposta, la parte bielorussa chiuderà l’ingresso in Belarus a quelle persone dai Paesi dell’Unione europea che hanno contribuito all’introduzione delle misure restrittive”. E’ quanto rende noto il Governo bielorusso, attraverso la sua ambasciata in Italia.
“Il Rappresentante permanente bielorusso presso l’Unione europea e l’Ambasciatore bielorusso in Polonia sono richiamati a Minsk per le consultazioni. Al Capo della Delegazione dell’Unione europea in Belarus e all’Ambasciatore polacco in Belarus è stato suggerito di avviarsi verso le loro capitali per le consultazioni al fine di riferire ai loro vertici la ferma posizione della parte bielorussa circa l’inaccettabilità della pressione e delle sanzioni. In caso di mantenimento della pressione sulla Repubblica di Belarus saranno adottate altre misure tese a proteggere i nostri interessi. Ci auguriamo che i funzionari dell’UE e dei suoi Stati membri siano consci dell’inadeguatezza del percorso di forza. Rimangono in vigore le proposte bielorusse volte alla promozione del dialogo, dell’interazione e della collaborazione con l’Unione europea sulla base dei principi di uguaglianza e del rispetto reciproco”.
(AGENPARL)

