Sono bastate 3 ore al governo per decidere che la Torino-Lione si farà.

Il presidente del Consiglio, Mario Monti in una conferenza stampa ha spiegato il perché affermando che: “i benefici economici sono rilevanti, si dimezzano i tempi di percorrenza, si genera lavoro e occupazione sul territorio e alla luce di tutto ciò il Governo ha deciso di confermare con piena convinzione il proprio impegno per la realizzazione tempestiva dell’opera”.

La decisione è stata presa nel corso del tavolo straordinario  sulla Tav tenutosi oggi a palazzo Chigi.

Alla riunione hanno partecipato il ministri dell’Interno, Anna Maria Cancellieri; dello Sviluppo Economico, Trasporti e Infrastrutture, Corrado Passera; dell’Ambiente, Corrado Clini; della Giustizia Paola Severino; il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e il commissario straordinario di governo, Mario Virano.

Il presidente del Consiglio nel confermare l’impegno del governo nel voler realizzare l’opera ha anche avvisato che  sarà contrastata ogni forma violenza. “Ci sono state forme di violenza. La libertà di espressione del pensiero è bene fondamentale che lo Stato è impegnato a tutelare, ma non saranno consentite forme di illegalità e sarà contrastata ogni forma di violenza”, ha affermato Monti spiegando che: “abbiamo analizzato la situazione sull’opera della Tav con spirito aperto e senza sentirci legati agli impegni presi dai governi precedenti”.

La bandiera bianca con il treno crociato per ora non sarà ammainata, ma alla luce di questi ultimi sviluppi difficile che riesca a sventolare ancora.

Nella Valle di Susa, dove passerà l’Alta Velocità, ormai sono già cinque i giorni di mobilitazione in corso durante i quali si registrano blocchi stradali da una parte e  cariche delle forze dell’ordine, con l’uso di idranti, lacrimogeni dall’altra.