Roma, 07 mar – Greenpeace Italia gioisce per l’emanazione del decreto rotte da parte dei ministri Passera e Clini lo scorso 1 marzo. “L’abbiamo chiesto e l’abbiamo ottenuto. Grazie alle e-mail di 34.571 cyberattivisti – scrive l’associazione ambientalista nella newsletter inviata ai suoi iscritti –  il decreto sulle rotte a rischio garantirà che disastri come quello della Costa Concordia non minaccino più aree protette. Ancoraggio e sosta per tutte le navi merci e passeggeri di stazza superiore alle 500mila tonnellate saranno vietati in una fascia di mare che si estende per due miglia marine dai limiti esterni di parchi e aree protette a livello nazionale, sia marine che costiere. Tra le norme ce n’è anche una che riguarda il Santuario dei Cetacei, dove il triste naufragio della Concordia è accaduto: l’obbligo di specifici sistemi di ritenuta di carichi pericolosi per tutte le navi in transito nell’area, ricca di balene e delfini. È in assoluto la prima importante misura di tutela per un Santuario che da anni chiediamo venga seriamente protetto. Ha vinto la difesa del Mediterraneo. La vittoria è di tutti coloro che hanno partecipato attivamente a questa campagna, aiutandoci a fare pressione sul Ministro. Il nostro lavoro non finisce qui: è ora di pensare a come proteggere il Santuario al 100% e a come rimuovere il relitto della Concordia ancora lì, di fronte all’isola del Giglio, a minacciarne il fragile ecosistema marino”.

(AGENPARL)