Si è concluso il Primo Maggio, con un bagno di folla, “Comicon Napoli”, il salone internazionale del fumetto e dell’animazione ospite, quest’anno, presso la Mostra d’Oltremare.
Sono stati migliaia, infatti, i visitatori che nel giorno dedicato alla Festa dei Lavoratori hanno affollato gli stands allestiti nei padiglioni della fiera del quartiere Fuorigrotta; giovani, bambini, persone mature hanno ininterrottamente visitato il lungo percorso didattico predisposto dagli organizzatori per esplorare il rapporto tra fumetto e letteratura, il tema scelto per l’edizione 2012.
Una presenza che testimonia la crescita che la rassegna ha sviluppato negli ultimi anni ma anche l’occasione per coniugare l’evento come momento di aggregazione e di divertimento, di shopping e di tempo libero.
Fumetti, libri, poster, stampe e riproduzione di eroi come Superman e Batman hanno intrecciato la curiosità dei visitatori con il mondo della gadgetteria e del “Comicon Cosplay”, con decine di ragazzi travestiti da personaggi dell’immaginario visivo che hanno animato, con pose e scatti fotografici, l’intera giornata conclusiva della rassegna, giunta alla 14esima edizione.
“Il Comicon è divenuto, ormai, un appuntamento annuale cui non mancare perché oltre ad offrire un interessante panorama del mondo evolutivo dei fumetti rappresenta anche un modo interessante, dal punto di vista culturale, per trascorrere una giornata all’insegna della conoscenza“, spiega Marco Russo, un giovane visitatore alla sua quarta partecipazione al festival.
Diversi sono, infatti, i punti strategici sui quali il Comicon si muove oramai da tempo: oltre alla presenza dei diversi editori di fumetti, tra i quali l’immancabile Sergio Bonelli Editore che anche quest’anno era presente tra gli espositori, la rassegna offre la possibilità di acquistare i gadget dei personaggi delle storie, dedica momenti di gioco collettivo per i più giovani, promuove concorsi di disegno a tema sociale come l’Imago, riservato agli studenti, organizza momenti di animazione tridimensionale come quelli curati dalle postazioni Wii della Nintendo, società leader del settore.
E poi, distribuite tra le varie sale allestite per illustrare ciascun vento giornaliero, animazioni, incontri, proiezioni, presentazioni di iniziative, cortometraggi, dibattiti, video, sessioni di autografi e, quest’anno, la presentazione della nuova sede napoletana della Scuola internazione di Comics.
Insomma, un gigantesco contenitore di arte, disegni, cinema, spettacoli, musica che in quattro giorni ha offerto spunti di alta riflessione come quelli sullo scrittore per immagini, Dino Buzzati, e sull’analisi delle sue parole, dei suoi disegni, dei suoi fumetti; o quello svoltosi presso la Sala Cartooona Nera sulla selezione di cortometraggi di animazione internazionale; oppure quello promosso presso la sala multimediale ed
intitolato “Dietro il Ciak: il cinema visto dai titoli di coda”.
Nota caratteristica della quattro giorni napoletana è quella dei Premi Micheluzzi, che vengono assegnati ogni anno, in varie categorie, agli autori e case editrici dei fumetti del momento ma anche alla migliore serie dal disegno realistico e non realistico, al miglior disegnatore, al miglior sceneggiatore, al miglior fumetto estero, alla migliore storia breve, al migliore blog o webcomic.. 34 editori, 16 zone totalmente auto-prodotte, 12 antiquari, 17 aree, 48 stands, 30 tavoli, 27 associazioni: rappresentano i numeri della kermesse 2012 di “Comicon”, delineatasi nei tre padiglioni della Mostra d’Oltremare che ha ormai sostituito le sale di Castel Sant’Elmo dopo un sondaggio svolto dall’organizzazione attraverso la propria pagina ufficiale di Facebook.
L’edizione 2012 ha anche inaugurato il Japan Village, uno spazio tutto dedicato alla cultura giapponese.
Numerosi sono stati gli ospiti, sia nazionali che internazionali, che hanno animato il festival, tra i quali Jhon Mccrea, Miguel Angel Martin, Paul Gravett, Ale Giorgini, Dae-Joong Kim, Tito Faraci.
Alla manifestazione principale si sono ormai aggiunte, in pianta stabile, anche mostre visitabili in giorni precedenti e seguenti, oltre che eventi inseriti nel programma cosiddetto “Comicon Off“, cioè posti in luoghi al di fuori della location principale della manifestazione, come istituti, librerie e finanche la sede dell’Ordine regionale dei giornalisti.
Dall’anno scorso, Comicon ha inaugurato un ciclo quadriennale che vuole appunto legare il fumetto, inteso come “nona Arte”, con le altre arti, mostrando, al grande pubblico, le interazioni e le influenze reciproche.
Un cammino incessante che se da un lato consolida il successo che il festival si è guadagnato con la proposizione continua di novità e attenzione alla realtà virtuale in sintonia con le trasformazioni della società, proietta dall’altro la città partenopea come polo internazionale della fumettistica del passato e del futuro.
Claudio Filipppini

