(AGENPARL) – Roma, 03 mag – “L’attuale direttore generale ICE, Gabriele Andreetta, è stato nominato nel maggio 2011, quindi due soli mesi prima della soppressione dell’ente, a seguito di una procedura selettiva realizzata dal CdA tramite interviste a dirigenti interni ed esterni all’Istituto. La legge che ha decretato tale soppressione ha istituito la figura del dirigente delegato incaricato di gestire l’intera ordinaria amministrazione dell’ente, ma per tale incarico è stato prescelto, senza alcuna selezione, un dirigente interno. Assurdamente, tuttavia, Andreetta ha continuato, fino ad oggi, a percepire uno stipendio lordo mensile di oltre 20.000 euro senza poter svolgere le proprie funzioni”. Lo precisa in una nota il Flp Mise-Ex Ice, sindacato dell’Istituto nazionale per il commercio estero.

“La situazione è peggiorata a seguito del decreto 201/2011 che ha istituito una nuova Agenzia che prenderà il posto dell’ICE. Ancora una volta, pero’, si è scelto per la posizione di dirigente delegato generale un dirigente, in questo caso proveniente dal Ministero dello Sviluppo Economico, anziche’ il direttore generale, che ha pero’ continuato a percepire regolarmente il lauto stipendio previsto dal suo contratto. Logica avrebbe, invece, voluto che chi di dovere scegliesse tra incaricare Andreetta di gestire l’ICE in regime transitorio, mettendolo in grado di esercitare le sue funzioni, o rescindere il suo contratto. Si è scelta una soluzione pilatesca, ma a danno dell’erario e del cittadino contribuente: incaricare un dirigente, ma pagare lo stesso Andreetta! Il rischio è che questa situazione prosegua con la nomina di un nuovo direttore generale della costituenda Agenzia, ma continuando a pagare il vecchio direttore generale per i tre anni che mancano alla fine del suo contratto. In tempi di dura “spending review” non rappresenta certo un bell’esempio da parte del governo aver già dilapidato 200.000 euro a fronte di una mancata prestazione lavorativa e rischiare di pagarne altri”.