“Qualunque sia la matrice della terribile tragedia di Brindisi, oggi l’Italia piange. Sono sgomenta, provo dolore. E provo la stessa sensazione di venti anni fa. E’ come se avessero ucciso di nuovo Giovanni e Francesca e’ terribile quello che è successo. Posso solo provare dolore e sdegno. Non sono un’investigatore però fin dal primo momento ho dubitato della pista investigativa mafiosa, posso ovviamente sbagliarmi. E’ ancora troppo presto per sapere quello che è accaduto, ma per come abbiamo conosciuto la mafia non penso sia stata il mandante di questo eccidio”. Ad affermarlo Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone e cognata di Francesca Laura Morvillo uccisi venti anni fa dalla Mafia in un attentato a Capaci in Sicilia.
Quindi anche la sorella del magistrato morto a Capaci non nasconde i suoi dubbi sulla matrice mafiosa dell’esplosione davanti alla scuola di Brindisi.
Maria Falcone è convinta che oggi si sono voluti colpire i giovani, perche’ il dolore per la perdita di un figlio e’ il dolore piu’ grande che si possa provare. Ed e’ simbolico che sia stata colpita una scuola di giovani”.
Organizzatrice delle iniziative a Palermo per il 23 maggio prossimo in occasione del ventennale della strage di Capaci, Maria Falcone è molto attiva nelle scuole del Paese per diffondere la cultura della legalità.