Novità per il calciomercato dell’Inter sul fronte Kolarov, il giocatore apre ai nerazzurri e Branca vola a Manchester per trattare la cessione di Ranocchia al City. Mancini spinge per questa soluzione, per cui l’affare sembra apparecchiato molto bene e pronto alla chiusura

Scambio Kolarov-Ranocchia, si faSi impennano le quotazioni di Kolarov in nerazzurro, il terzino sinistro del Manchester City nei prossimi giorni potrebbe già volare alla corte di Stramaccioni dopo che nell’ultimo vertice di calciomercato l’Inter ha deciso di puntare forte sul difensore serbo dando l’ok a trattare, nell’ambito della stessa operazione, il trasferimento di Ranocchia nei ranghi dei Citizen. Il club dello sceicco Mansour, ovviamente su spinta di Mancini, segue da tempo, anche se a fari spenti, il futuro del difensore interista e già qualche settimana fa il tecnico jesino aveva provato ad intavolare una trattativa esclusiva per portarlo in Inghilterra. Dall’Inter non arrivarono buone notizie sia perchè Stramaccioni non aveva ancora deciso se puntare sul giovane italiano sia per le analisi ancora in corso su Kolarov che rappresentava un obiettivo dell’Inter ma su di lui esisteva ancora qualche riserva.

Ora che queste sono state sciolte proprio dal tecnico nerazzurro ecco che la doppia trattativa può decollare per essere chiusa anche in breve tempo. Kolarov ieri è uscito per la prima volta allo scoperto affermando la sua volontà di lasciare il City per accasarsi in club che gli dia la possibilità di giocare con continuità e l’Inter sembra essere la sua prima scelta anche per le pressioni di Stankovic. Pertanto Branca e i dirigenti del City presto dovrebbero sedersi al tavolo per mandare in porto il doppio affare, Kolarov in nerazzurro per Ranocchia e un conguaglio economico non troppo pesante visto che le due valutazioni non sono distanti anni luce. I prossimi saranno giorni decisivi per il calciomercato dell’Inter perchè mai come in questa fase l’affare Kolarov può essere mandato in porto. La sensazione è che il colpo sia dietro l’angolo.