In chiusura due operazioni di calciomercato per l’Inter che sta cercando di rinnovare il reparto difensivo con colpi in entrata e in uscita. In arrivo dal Palermo c’è Matias Silvestre mentre per l’uscite è Lucio il prescelto ad andare via… ecco i dettagli
Fuori Lucio, dentro Silvestre, è questa la situazione del calciomercato dell’Inter per la difesa. I nerazzurri sono pronti a voltare pagina rompendo la coppia Lucio-Samuel, protagonista del Triplete e di mille battaglie ma che nella stagione scorsa si è mostrata vecchia e stanca per rendere in modo continuo, e decidendo di comporne una tutta argentina in cui ‘The Wall’ sarà affiancato da Silvestre, giocatore che nell’ultima stagione a Palermo ha dimostrato di meritare una big con grandi prestazioni solide arricchite da qualche gol pesante.
Come ha dichiarato Branca nei giorni scorsi le situazioni in entrata per l’Inter sono necessariamente vincolate alle uscite per una questione di bilancio e dunque bisogna prima vendere per poi arrivare al forte centrale Argentino. Detto e fatto, il tutto grazie all’ormai imminente passaggio di Lucio al Fenerbahce. Infatti come si vociferava già nei giorni scorsi, il difensore brasiliano è atteso nelle prossime ore ad Istanbul assieme all’agente Becker per definire i dettagli del contratto (biennale con opzione sul terno anno a 2,8 milioni di euro circa) che lo legherà alla formazione di gialloblu. La cessione di Lucio rappresenta un atto molto importante per la società interista poichè permette di risparmiare su un ingaggio che per altri due anni avrebbe garantito ancora tantissimo per Lucio, una cifra ritenuta troppo alta per la nuova politica di abbassamento del monte ingaggi.
Inoltre Silvestre potrà garantire una ventata di freschezza a un reparto difensivo che nelle ultime stagioni è apparso quanto mai impacciato e logorato. Attendiamo dunque l’ufficialità del passaggio di Lucio al Fenerbache e solo in quel momento come un effetto domino l’Inter chiuderà in tutta fretta per Silvestre in modo da strapparlo alla concorrenza, concorrenza che annovera anche il nome degli odiati cugini milanisti.
Andrea Arcidiacono

