La Tenenza della Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere (MN) al termine di complesse indagini di polizia giudiziaria ha constatato un’ingente evasione fiscale e contributiva nei confronti di società e persone fisiche, operanti nel settore edile, con specifico riferimento agli appalti pubblici.
L ‘operazione, ha consentito d’individuare un vero sodalizio criminoso costituito da n°11 persone le quali si sono succedute nella gestione di 7 società che hanno operato senza ottemperare ai prescritti obblighi tributari tra le province di Mantova, Bergamo, Monza Brianza, Milano e Brescia .
Le indagini eseguite hanno permesso di ricostruire il modus operandi nonchè identificare le figure di spicco dell’organizzazione. In particolare tali soggetti, tre cittadini italiani residenti nel bresciano, al fine di acquisire fette importanti di mercato sia nel settore degli appalti pubblici che privati, costituivano società di capitale amministrate formalmente da cosiddette teste di legno, prive di impianto contabile ma regolarmente operanti con manodopera reclutata sul territorio.
L’assenza di documentazione e dei prescritti adempimenti fiscali ,di fatto non presentavano le dichiarazioni e non versavano le imposte ne tanto meno i contributi per i dipendenti, consentiva all’organizzazione di scontare prezzi concorrenziali. La partecipazione agli appalti pubblici, era di fatto garantita, alle imprese coinvolte, dalla sola presentazione dei modelli 770 – dichiarazioni presentate dal datore di lavoro con la sola indicazione delle generalità dei dipendenti -, requisito indispensabile per le diverse aggiudicazioni.
L’apparente regolarità relativa alla situazione contributiva dei dipendenti era inoltre assicurata da indebite compensazioni mediante presentazioni di modelli F24 con l’indicazione di crediti IVA inesistenti.
L’attività ispettiva ha permesso di constatare violazioni di carattere amministrativo per 125.104.862 € di ricavi non dichiarati, 33.347.570 € di IVA , 5.170.644 € di IRAP, nonché di contestare la posizione di 1908 lavoratori irregolari con il contestuale mancato versamento di contributi per euro 2.530.917.
Le imprese utilizzate dal sodalizio criminale, trascorso un breve lasso di tempo (circa due anni), venivano fatte fallire ovvero trasferite all’estero al fine di rendere difficoltoso agli Organi dello Stato di effettuare le necessarie verifiche e permettere di scoprire l’iter fraudolento.
Sono state denunciate complessivamente 11 persone per le ipotesi di reato che vanno dall’associazione a delinquere per indebite percezioni di erogazioni a danno dello Stato, bancarotta fraudolenta, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali e distruzione ed occultamento documentazione contabile.
Al termine dell’ attività è stata inoltrata alla A.G. il sequestro per equivalenti su beni di proprietà, per talune delle imprese coinvolte nelle indagini per circa 1.000.000 di euro.