Il trasferimento del croato al Real Madrid è questione di ore, lo conferma al Jutarnji List, il d.s. della Dinamo Zagabria, club che vanta una percentuale sull’eventuale cessione del centrocampista del Tottenham. Allegri riscopre il modulo ancelottiano 4-3-1-2 e individua nell’etneo Francesco Lodi l’alter ego di Pirlo. Avviate già le trattative col Catania per portare a San Siro il playmaker rossazzurro.

Da Zagabria giungono ottime notizie per il Milan: Zoran Mamic, direttore sportivo della Dinamo Zagabria (che vanta una percentuale sull’eventuale trasferimento del giocatore) ha confermato al Jutarnji List (il giornale più letto in Croazia), che Luka Modric è un giocatore del Real Madrid, l’accordò è stato raggiunto per 35 milioni di sterline, al cambio 44,8 milioni di euro. Il centrocampista zaratino diventa, così, il giocatore più pagato dei Balcani, il record apparteneva a Dzeko acquistato lo scorso anno dal Manchester City per 35 milioni di euro.
Ma non è questa la notizia che interessa ai tifosi di fede rossonera. L’ufficializzazione dell’acquisto del croato da parte del Real Madrid, per la quale è questione di ore, aprirebbe le porte per Ricardo Kakà al Milan. La trattativa per il fantasista brasiliano potrebbe concludersi l’otto di agosto, negli Stati Uniti, quando i vice campioni d’Italia affronteranno in amichevole, allo Yankee Stadium di New York, proprio il Real Madrid. Il club di Silvio Berlusconi vorrebbe acquisire le prestazioni dell’ex pallone d’oro a titolo di prestito gratuito con diritto di riscatto a 15 milioni di euro. Kakà si è già accordato con Galliani per un ingaggio di 5 milioni, ossia la metà di quanto prende al Real. Ancora una settimana e il destino del brasiliano si dovrebbe tingere di rossonero.

Intanto Allegri sta sperimentando di rispolverare il modulo ancelottiano 4-3-1-2, che tanti successi ha regalato alla squadra di Milanello. Il tecnico livornese l’ha saggiato nella partita vinta per 1-0 contro il Chelsea, al Sun Life Stadium di Miami, dove ha utilizzato il cosiddetto modulo ad albero di natale. Difesa a zona, terzini leggermente più alti, centrocampo a rombo e due punte. Durante la gestone ancelottiana il centrocampo era il vero punto di forza della squadra rossonera, con Pirlo vertice basso che dettava i ritmi del gioco. E proprio per questo che il Milan, in attesa di Kakà, sta lavorando per trovare un alter ego dell’ex playmaker rossonero. Allegri (anche se non lo confesserà mai neanche sotto tortura), è pentito amaramente di aver lasciato andare via il playmaker più forte del mondo, ovvero il bresciano Andrea Pirlo, che con le sue prestazioni superlative ha condotto la Juventus alla conquista finale dello scudetto proprio a scapito dei milanisti.

Galliani, si è messo alla ricerca disperata di un clone di Pirlo che insieme a Kakà possa riportare i rossoneri ai fasti di qualche anno addietro. Proprio di quegli anni in cui l’ex regista rossonero condusse per mano il Milan facendolo diventare il club più titolato al mondo. Il trio Galliani-Braida-Allegri, di concerto, senza alcuna esitazione, ha individuato nel rossazzurro Francesco Lodi, autore di due eccellenti campionati con la squadra del Catania, l’alter ego del metronomo bianconero. Il diavolo dapprincipio aveva pensato all’ex pescarese Marco Verratti, ma è stata un’idea che ha solo sfiorato gli uomini del calcio mercato milanista, cui hanno rinunciato per la giovanissima età del centrocampista nativo di Pescara (appena vent’anni) e la non completa maturazione del giocatore che è al suo primo vero anno ad alto livello ma nella serie cadetta. A dissuadere il Milan non c’è voluto molto, è stato sufficiente l’intervento del miliardario Al Thani, sceicco del Paris Saint-Germain. Galliani e company hanno, così, spostato le loro attenzioni alla falde dell’Etna. L’identikit del regista alla Pirlo, doveva essere un calciatore che tecnicamente gli somigliassi il più possibile ma più giovane di questo e più esperto di Verratti. Ebbene, adesso ha un nome, si chiama Francesco Lodi che è quasi un ologramma del playmaker juventino.

Analizziamo le caratteristiche tecniche dei due centrocampisti per renderci conto della similarità dei due giocatori. Entrambi hanno grande visione di gioco, abili nelle verticalizzazioni, precisione millimetrica nel passaggio breve ma ancor di più nel lancio lungo col quale, sovente, mettono il compagno in grado di tirare a rete. Entrambi eccellenti nei calci piazzati segnano facilmente su punizione e non sbagliano mai un rigore. Il 28enne centrocampista nativo di Napoli, nell’ultima stagione è stato il capocannoniere del Catania mettendo a segno 9 reti tutte su calcio piazzato. Ah, dimenticavamo un particolare, l’etneo a differenza dello juventino è mancino, il che di solito è un vantaggio, anche per la formazione che ha in testa Massimo Allegri.

Lodi intervistato ieri dal giornale locale ha riferito di essere lusingato dell’interessamento del Milan, ma di rimettere al club del Presidente Nino Pulvirenti, ogni decisione su un suo eventuale trasferimento nella città della Scala. Il club rossonero l’ha valutato 5 milioni di euro, ma l’A.D. Gasparin ha ricevuto disposizione precise dal patron etneo: il giocatore va via da Catania per non meno di 8 milioni. Gli etnei potrebbero ammorbidirsi con qualche contropartita tecnica: il Milan, infatti, sta pensando di aggiungere ai 5 milioni qualcuno dei suoi giovani talenti. La società meneghina parrebbe intenzionata a far fare esperienza alle falde del vulcano più alto d’Europa, al talentuoso Boateng Kingsley (che non ha alcun legame di parentela con Kevin-Prince Boateng), ma al Catania piacerebbe Simone Calvano, già girato, però, in prestito all’Hellas Verona. I margini di concludere la trattativa ci sono tutti. Se il Milan vuole veramente Francesco Lodi, deve risolvere la questione entro una decina di giorni, dopo ferragosto, il club catanese non cederà più i suoi pezzi migliori. Parola del Presidente Pulvirenti.

Salvatore Grasso