Gran fermento in casa Milan per i prossimi impegni che potrebbero segnare il destino di Massimiliano Allegri. Il calciomercato in generale è in fase di pianificazione ma la questione allenatore in casa Milan è seria. Tassotti già pronto a rilevare il livornese, e per la prossima stagione…
Che Galliani e Allegri non siano così legati come un annetto fa è ormai sotto gli occhi di tutti, a rompere quello che fino a poco tempo fa era un rapporto certamente idilliaco sono intervenuti dapprima gli scarsi risultati ottenuti dal tecnico nella passata stagione, poi il calciomercato estivo che ha indebolito in maniera pesante il Milan. E su questo secondo punto di rottura ovviamente le responsabilità sono tutte di Galliani che, anche frenato da Berlusconi, non è riuscito a dare quell’impulso fantasioso e vincente al quale ci aveva abituato negli ultimi due anni. Niente colpo a sorpresa, low cost e di spessore. Certo, è arrivato un mastino come De Jong ma è troppo poco rispetto alle perdite di Thiago Silva e Ibrahimovic ai quali vanno aggiunte le rescissioni o i mancati rinnovi di gente come Nesta, Seedorf, Gattuso e Zambrotta. Stagione dunque avviata sotto i peggiori auspici, confermati con la sconfitta interna alla prima di campionato rimediata contro la neo promossa Sampdoria.
Un segnale di vita, o forse sarebbe meglio dire una botta di fortuna, è arrivato con il Bologna alla seconda ma è fin troppo evidente che la tripletta di Pazzini sia del tutto casuale. Allegri sta sostanzialmente sprofondando nella totale assenza di idee, condizione che il tecnico livornese aveva evidenziato anche nella sua prima stagione al Milan nonostante la conquista dello scudetto. Infatti non ricordiamo un Milan bello, lineare, padrone assoluto come lo è stata l’Inter negli anni passati o la Juve nella scorsa stagione, i rossoneri hanno sempre più o meno arrancato con un gioco caratterizzato da punte di mediocrità evidentissime ma insabbiate grazie alla potenza fisica e tecnica di Ibrahimovic che da solo ha trascinato il diavolo alla conquista del 18mo titolo nazionale della storia. Insomma, Allegri non ha mai impressionato, ed infatti quando sono venuti meno uomini cardini dello schema unico rossonero (Thiago Silva e Ibrahimovic) ecco che la pochezza ha preso il sopravvento lasciando perplesso persino Galliani che su Allegri ha puntato parecchio e ci ha messo la faccia di fronte e Berlusconi nel momento del rinnovo firmato a dicembre 2011.
Il livornese traballa come pochi allenatori in Serie A, la sua posizione è a rischio estremo tanto è vero che entro gli inizi di ottobre in via Turati potrebbe partire l’input per la rivoluzione in corso d’opera: esonero di Allegri e promozione di Tassotti. Sulla panchina del Milan passano gli allenatori ma il vice è sempre l’ex terzino destro della perfetta orchestra sacchiana, forse è giunto davvero il momento di affidarsi a lui e non solo per traghettare il Milan fino alla prossima stagione, alcune voci di calciomercato infatti indicano Tassotti come tecnico anche per la prossima stagione perchè essendo difficile arrivare a Guardiola, e scarseggiando sulle piazze europee la presenza di allenatori da Milan, affidarsi all’usato sicuro e fatto in casa (che poi al diavolo ha sempre portato bene, vedi Capello e Ancelotti) resta la soluzione più intelligente. La rivoluzione potrebbe materializzarsi anche prima del derby del 7 ottobre prossimo, Tassotti sarebbe già in pre-allarme. Allegri ha solo una possibilità per salvarsi: sfornare idee nuove e sperare che i suoi le mettano in pratica con successo.
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