Mentre il negoziato per il rilascio del rimorchiatore italiano `Buccaneer` e dei 16 marinai membri dell`equipaggio, tra cui 10 italiani, tenuti ancora in ostaggi dai pirati somali a bordo della nave sequestrata l`11 aprile scorso resta in una fase di stallo- L`Italia rende ufficiale che rafforzerà la sua presenza nel mare dle Corno d`Africa nel quadro della missione anti pirateria dell`Ue, denominata `Atalanta`. La Marina militare schiererà infatti il pattugliatore d`altura `Comandante Borsini` al fianco della Fregata `Maestrale` che insieme alla nave d` assalto anfibio `San Giorgio` è già impegnata in attività di pattugliamento nel Golfo di Aden. La San Giorgio però opera in forma autonoma e non risponde alla linea di comando Ue. In questi giorni il `Comandante Borsini` è in transito nell`area. La nave è attualmente impegnata in attività di scorta del pattugliatore `Fateh` della Marina militare irachena costruito presso i cantieri navali italiani ed ha come sua destinazione finale il Golfo Persico.E` arrivato l`ordine che al termine della sua missione, la nave si fermerà per qualche tempo al largo delle coste somale al fine di fornire un ulteriore contributo alla lotta alla pirateria. Nel frattempo martedì incontrando alal Farnesina il premier somalo Omar Abdirashid Ali Shermarke, il ministro degli Esteri Franco Frattini ha confermato che l`Italia è pronta a rafforzare il suo impegno, insieme ai Paesi partner, per contrastare il fenomeno della pirateria che ormai ha raggiunto ormai proporzioni intollerabili. Un fenomeno, ha evidenziato il capo della diplomazia italiana che: “è solo una parte del problema, la punta dell`iceberg, di una crisi politica, socio-economica e di sicurezza, che va affrontata sulla terraferma”. L`operazione della `Comandante Borsini`, che ha già ricevuto la necessaria approvazione dei vertici militari, per diventare operativa ha bisogno dell`Ok del ministro della Difesa Ignazio La Russa, che dovrebbe dare l`autorizzazione a breve. Come sempre tutto è legato ai fondi. Al momento la nave è finanziata soltanto per la sua attività di scorta al `Fateh`. Quindi bisogna trovare nuovi fondi da stanziare per la sua nuova missione. Per quanto riguarda l`ambito giuridico entro il quale la nave sarà chiamata ad operare è ovvio che il pattugliatore sarà inquadrato nella missione Ue `Atalanta`. Comunque se dovesse attivarsi in un`operazione antipirateria prima che ciò avvenga, per la sua attività sarà valido l`accordo alla Convenzione di Montego Bay, firmata nel 1982, che fornisce il supporto giuridico per l`intervento in casi di questo genere.
Ferdinando Pelliccia