No a bandiere di partiti e sindacati ai sit-in, cortei, proteste e manifestazioni che a iniziare dall’8 ottobre saranno tenute in tutte le città italiane, dal momento che sono la causa dell’attuale disastro della nostra nazione. L’unica bandiera che veramente accomuna il popolo italiano è il tricolore. Il Movimento Dignità Sociale e il C.R.A., (i Comitati Agricoli Riuniti), sono i garanti che questa è una protesta di popolo, senza nessuna strumentalizzazione E’ una protesta del popolo italiano, stanco, che ora intende dire basta.
In ogni luogo in cui avverranno, le manifestazioni devono essere tenute con i regolari permessi delle questure, dei comuni e degli organi preposti. Chiunque voglia aderire o partecipare può unirsi ai sit-in esistenti o può comunicare alla questura della propria zona che intende effettuarne uno nei modi stabiliti, cioè individuando una rotonda o un importante snodo viario della propria zona, utilizzando ogni genere di mezzi ma senza impedire la viabilità. Per informazioni vedere il sito internet: www.dignitasociale.it . Dignità sociale non avalla manifestazioni che non avvengano nel pieno rispetto della legalità e dell’ordine pubblico. Lottano e manifestano per l’Italia che deve ritornare ad avere dignità. Vogliono ricostruire, non provocare disagi inutili a chi ne ha già fin sopra i capelli, ma al contempo il Popolo Italiano sovrano per Costituzione, ha il diritto e il dovere di fermare chi ha creato questo degrado istituzionale e questo impoverimento della popolazione, ubbidendo alle direttive di una Europa e di un Euro che sono stati ideati e sviluppate solo a favore delle banche e della finanza internazionale. Spagna, Grecia, Portogallo, sono solo un passo davanti a noi verso il baratro. Chi dice “Siamo fuori dal tunnel, la crisi sta finendo” non dice come stanno le cose. In verità, senza inversioni di tendenza, andremo incontro al piu’ grande disastro umanitario che sia mai avvenuto nella storia recente.
E non è solo una catastrofe economica, perché la storia appunto ci insegna che a ogni grandi depressione economica sono seguiti i maggiori sconvolgimenti bellici. L’economia è solo uno strumento per controllare le popolazioni e portarle verso situazioni che i burattinai occulti manovrano a loro piacimento. Con la compiacenza e il totale asservimento di un finta stampa libera e di mass media controllati perlopiù dalle stesse forze che hanno architettato il piano della distruzione dell’economia italiana e dei paesi dell’Europa del sud.
Le soluzioni per migliorare le condizioni del nostro paese ci sono. Soluzioni per la situazione economica, sociale, istituzionale, amministrativa. Ma queste soluzioni non verranno mai adottate dall’attuale classe politica/dirigenziale che nel suo insieme è troppo corrotta, collusa, asservita. E’ inutile il dialogo con una classe politico-istituzionale che ha condotto la nazione in questo stato, non ci possono essere compromessi ma solo un azzeramento. “Questa è una nuova resistenza – ci spiega un esponente di Dignità Sociale – a una dittatura che ancora non avviene con le armi ma con i sofisticati mezzi della finanza e dell’informazione. Per questo il Popolo deve urlare a gran voce che se ne devono andare. Le soluzioni le troverà il popolo sovrano una volta che si sarà liberato da coloro che si aggrappano a privilegi legalizzati e non. Il popolo sovrano – continua l’esponente – deciderà se restare o meno nell’Euro e quali politiche sociali e a favore dello sviluppo adottare”.

