Dimentichiamoci il Paese dei balocchi e dei tarocchi. Lasciamo da parte gli scandali. “Scoperchiamo il tetto”e guardiamo le stelle: saranno più belle. Il governo ha deciso per l’operazione “cieli bui” all’interno della Legge di Stabilità.

 

Bisogna risparmiare, la ragione è economica, i soldi pubblici costano ancor di più. Torniamo ad essere romantici, le stelle sono lì per ricordarcelo e per farci dimenticare le amarezze e il “buio” d’Italia. Oh, che bella “stabilità”: finalmente qualcosa in saldo attivo; il buio del coprifuoco, il buio che sotterra le vergogne, il buio che non è più metafora.

Dopo la fase 1 (quella dei sacrifici che non finiscono mai) e la fase 2 (quella della crescita mai avviata), siamo alla fase 3, quella delle trovate tecniche al lume di candela. Oh sì, il risparmio è sacro, inevitabile, ci serve per non cadere nel baratro. Ma quanto costa in termini di sicurezza, in termini di civiltà, finire al buio? E quanto ci pesa in termini emotivi? Forse i Fiorito e compagnia mangiante staranno persino più sicuri nelle loro carceri, rispetto a noi che dobbiamo sempre attraversare le strade per non ricacciare in gola l’idea di un gelato, di una pizza, di una passeggiata, di un bacio al lume di neon.

Sotto i riflettori di questo governo passa di tutto, e i ministri hanno lampade personali e tascabili per le emergenze: tagliano l’Irpef (per i più deboli) e aumentano l’Iva (per tutti), deprimendo ancor di più i consumi, a partire dai generi alimentari. Ehi, parlo di “generi alimentari”: forse quei generi che i più deboli non consumano? Allora dov’è la festa? Nelle tasche dei più ricchi (che rimangono tali) o dei più deboli (che restano sempre più poveri?) Meno consumi e più disoccupati prodotti, verrebbe da dire.

Solo che noi, esseri viventi del nuovo buio italico, non abbiamo di queste trovate illuminanti: annaspiamo, ci abituiamo agli scandali, mangiamo pane e salame e ci illudiamo che cambi menù, crediamo persino che dopo Monti non ci sia Monti e si apra una nuova fase politica, ci dicono (e crediamo) che la ripresa sarà nel 2013, anzi no, ci correggono, nel 2014 (forse).

Niente di vero tranne le bugie. “Sudditi” al buio a guardar le stelle, quindi. Pazienza se qualche volta il cielo sarà nuvoloso. Così abituati all’oscurantismo terreno, vivremo nel sogno del prossimo cielo splendente; chissà, forse scenderanno i Re Magi con il Messia: ma, speriamo, non più tardi della mezzanotte, è più prudente.

Danilo Stefani