Roma, 14 nov.  “Mi hanno aggredito a colpi di mazza da baseball, ancora sento i colpi. Erano una trentina di manifestanti dei centri sociali, mi hanno colpito anche con un bastone. E poi calci, pietre e sputi. Sono stati tre-quattro minuti di inferno“. Lo dice all`Adnkronos Massimo C., assistente Polizia Stato in servizio presso il commissariato torinese di Barriera Nizza. Ha riportato ferite al volto e varie contusioni all`avambraccio. Ricoverato all`ospedale Mauriziano, dove e` stato medicato, e` stato poi portato al Cto di Torino, con tre giorni di prognosi. A salvarlo, e` stato l`ubot, il casco in dotazione alle forze dell`ordine, spaccato a colpi di mazza da baseball. “Fortunatamente -racconta il poliziotto, originario della provincia di Messina- c`era un collega della Digos che mi ha preso con il braccio e mi ha portato all`interno della sede della Provincia”. “Non ci sono parole per questa violenza -spiega- noi poliziotti abbiamo solo fatto il nostro dovere. Come sempre. Sono stati loro ad avventarsi contro di noi. Noi stavamo presidiando la sede della Provincia“. Massimo ora tira il fiato: “Sono a casa, con mio figlio di 4 anni. Quando sono entrato, l`ho guardato negli occhi. Mi ha chiesto `Papino, cosa e` successo?`. `Sono caduto`, gli ho risposto…“.

(Adnkronos) –