Washington, 24 ago. La National Security Agency ha pagato milioni di dollari ai principali Internet provider coinvolti nel programma di sorveglianza Prism. Lo rivela il quotidiano britannico Guardian, che cita materiale top secret del quale è entrato in possesso. I pagamenti servivano a coprire i costi sostenuti dai provider, tra cui colossi del web quali Google, Yahoo, Microsoft e Facebook, per adeguare le proprie normative a quanto stabilito dalla Foreign Intelligence Surveillance Court, il tribunale speciale che deve verificare la corretta applicazione delle attività di spionaggio e sorveglianza stabilite dal Foreign Intelligence Surveillance Act. La corte, infatti, nell`ottobre del 2011 aveva stabilito che alcune delle attività della Nsa erano incostituzionali.