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Gli Stati Uniti guardano alla proposta russa di porre le armi chimiche in Siria sotto supervisione internazionale con “profondo scetticismo” e la considerano una potenziale “tattica dilatoria”. A dichiararlo e` stata la portavoce del Dipartimento di Stato Maria Harf, sottolineando come “non sia una coincidenza” il fatto che la proposta russa e il `si“ di Damasco “avvengano unicamente in presenza di una minaccia di ricorrere alla forza da parte degli Stati Uniti”. Pur riconoscendo che mettere le armi chimiche siriane sotto controllo internazionale “sarebbe una buona cosa” gli Stati Uniti restano scettici “per tutto cio` che Assad ha fatto nel corso degli ultimi anni sulle armi chimiche”.

Per i ribelli è una manovra l`ok a proposta russa su armi chimiche
E` una “manovra“ il via libera del regime di Damasco alla proposta russa di mettere sotto controllo internazionale il suo arsenale chimico per poi farlo distruggere. Lo ritiene l`Esercito libero siriano affermando di “rifiutare qualsiasi promessa provenga da questo regime siriano che agisce solo con bugie“.