I repubblicani americani bocciano l’accordo raggiunto ieri tra il segretario di Stato americano Kerry e il ministro degli Esteri Russo Lavrov: atto di grande debolezza. Israele attende che dalle parole si passi ai fatti. “Noi – ha dichiarato Netanyahu – dobbiamo essere in grado sempre di difenderci da soli.”
Sono pesanti le critiche dei repubblicani che hanno accolto a Washington la notizia dell’accordo sulla distruzione delle armi chimiche di Bashar Assad raggiunto a Ginevra da John Kerry e Sergei Lavrov. L’ala del congresso opposta ai democratici ha bollato l’iniziativa come: un atto di audace debolezza.
Cauto, invece, il giudizio del premier israeliano Benjamin Netanyahu sull`accordo sulla Siria raggiunto ieri a Ginevra da John Kerry e Sergei Lavrov. “Auspichiamo che abbia risultati perché mette anche alla prova gli sforzi della comunità internazionale per fermare il riarmo nucleare iraniano. Anche in questo caso, non le parole ma i fatti determineranno cosa accadrà in futuro“, ha affermato Netanyahu che nelle prossime ore riceverà il segretario di stato americano. “Israele deve essere in grado di difendersi da sola contro qualsiasi minaccia e questa capacità ora e` più importante che mai“, ha aggiunto.

