Secondo quanto riportato dalla stampa russa sembrerebbe che i capi dei pirati somali in azione in questi mesi nel Golfo di Aden potrebbero essersi formati nelle scuole della Marina sovietica. La rivelazione è stata fatta dal quotidiano `Komsomolskaia Pravda` che riporta la dichiarazione dell`ex responsabile della cattedra per la preparazione della marina suprema del mar Caspio, Serghiei Blisnik. Il docente afferma che ai tempi dell`Unione Sovietica uscivano dalla scuola ogni anno tra i 70 e gli 80 somali specialisti nella navigazione, nell`uso dell`artiglieria e nelle trasmissioni. A quei tempi essi avevano 18-20 anni. Secondo le dichiarazioni rilasciate da quanti sono venuti in contatto con i pirati somali essi parlano di persone fra i 35 e i 40 anni più o meno l`età che dovrebbero avere ora i giovani studenti somali andati a scuola in URSS. I leader dei pirati sembra addirittura che abbiano avuto una buona formazione e sono presumibilmente quelli più grandi di età. Secondo Blisnik è comunque fuori di dubbio che i militari somali conoscono molto bene le tattiche della battaglia marina come si insegna nelle scuole militari russe. Il quotidiano riporta anche un`intervista ad un ufficiale della flotta nel Pacifico, che a sua volta dichiara di ritenere che questa sia una probabilità molto alta. Ad avvalorare questa ipotesi c`è anche la testimonianza di quanti sono stati presi in ostaggio dai pirati somali. Essi hanno riferito che i pirati parlano russo e potrebbero averlo imparato solo recandosi nell`Unione Sovietica. Nel frattempo oggi all`apertura dei lavori del vertice della comunità degli stati sahelo-sahariani, Muammar Gheddafi ha proposto di creare una zona marittima di esclusiva competenza somala in cambio della fine del fenomeno della pirateria. Il vertice si svolge, oggi e domani, a Sabratha una località a 65 chilometri a ovest di Tripoli. Nel presentare questo suo progetto, il leader libico ha definito i pirati dei somali poveri che difendono le loro ricchezze ed ha annunciato che presenterà al mondo un piano che prevede di far rispettare le acque economiche somale in cambio della fine della pirateria. Gheddafi ha detto che: “Non sono pirati, ma gente che difende i propri diritti”. Aggiungendo poi che: “la Somalia non esercita autorità sulla sua zona economica esclusiva e che i Paesi stranieri vengono a saccheggiare”. “Abbiamo bisogno di un Frontex africano per proteggere le nostre ricchezze marine”, ha proseguito il presidente dell`Unione africana, facendo riferimento al dispositivo europeo di controllo delle frontiere (Frontex).
Ferdinando Pelliccia