Stamani una nave portacontainer battente bandiera di Singapore è stata catturata dai pirati somali nell`Oceano Indiano. Si tratta della ‘Kota Wajar’ con i suoi 21 uomini di equipaggio, di cui però non si conosce la nazionalità, che è stata arrembata a 300 miglia a nord delle Seychelles mentre era in rotta verso Mombasa, in Kenya.
Dopo l’allarme lanciato dalla nave, un aereo da ricognizione marittima è stato immediatamente inviato sul posto per controllare la situazione. Con questo nuovo arrembaggio, salgono a 11 le navi e ad almeno 100 i marinai ancora nelle mani dei pirati somali e trattenuti nei loro covi. L`ultimo sequestro avvenuto risaliva allo scorso 2 ottobre e riguardava il peschereccio spagnolo, l`Alakrana, catturato fra la Somalia e le Seychelles, con 36 marinai a bordo di cui 16 spagnoli. I pirati hanno chiesto per il rilascio della nave e degli uomini un riscatto di 4 milioni di dollari e la liberazione di due loro compagni arrestati dalla marina spagnola lo scorso 3 ottobre. La vicenda dell’Alakrana per diversi aspetti, scambio, riscatto e altro, richiama alla memoria quella del rimorchiatore italiano ‘Buccanner’ catturato, con il suo equipaggio di 16 uomini di cui 10 italiani, nello Golfo di Aden lo scorso 11 aprile e rilasciato lo scorso 9 agosto e solo dopo che è stato pagato quasi certamente un congruo riscatto di milioni di dollari.
Ferdinando Pelliccia

Uno dei due pirati catturati dalla Marina Spagnola – foto: © Ministerio de Defensa de España

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