Sono circa 60 i militari, tra marines e commando, della marina militare francese che divisi in gruppi garantiscono la protezione dei pescherecci francesi nell`Oceano Indiano. La loro missione nel ‘mare dei pirati’ è iniziata lo scorso primo luglio. Un dispositivo che ha dimostrato la sua efficacia per bene due volte finora. Nella zona si trovano attualmente 10 pescherecci francesi e 15 spagnoli dediti alla pesca del tonno. Mentre Parigi ha posto dei suoi militari armati sulle sue navi da pesca, Madrid non ha potuto farlo, benché le associazioni di categoria dei pescatori lo chiedessero da tempo, in quanto la legge spagnola proibisce l`utilizzo di soldati a bordo di navi civili. Lo scorso 10 ottobre, per la prima volta, i militari di Parigi, hanno aperto il fuoco contro i pirati, mettendoli in fuga e sventando l’arrembaggio ai due pescherecci, il ‘Glenan’ e il ‘Drennec’. Tre barchine si sono avvicinate alle due navi da pesca francesi impegnate nella pesca del tonno al largo della Somalia. I militari francesi a bordo dei due pescherecci hanno dapprima sparato colpi di avvertimento, poi hanno mirato ai pirati che dopo un po’ hanno abbandonato il tentativo di arrembaggio e sono tornati indietro. L’assalto è avvenuto a circa 350 km a nord dell`arcipelago delle Seychelles, molto lontano dalle coste somale, e a circa 36 km dal luogo dove la settimana scorsa i pirati avevano tentato di arrembare un cargo ma erano stati messi in fuga a colpi di armi automatiche.
Martedì scorso poi, era stata la volta di altri 2 pescherecci francesi, il ‘Via Avenir’ e il ‘Via Mistral’. Le due imbarcazioni sono state attaccate dai pirati somali a circa 800 chilometri al largo delle coste somale, ma l`attacco ancora una volta è stato respinto dai militari imbarcati a bordo delle due navi da pesca di proprietà della società armatrice ‘Saupiquet Concarneau’. L`attacco è stato condotto di mattina da 2 imbarcazioni con a bordo ciascuna 5 pirati che si sono avvicinati per arrembare i due pescherecci. Questa volta i colpi di avvertimento sono stati sufficienti a dissuadere i pirati dal loro intento criminale. Poco dopo la Guardia Costiera delle Seychelles, molto probabilmente, ha intercettato gli stessi pirati che sono stati fermati; ma subito dopo sono stati rilasciati per mancanza di prove. I pirati per impedire la cattura gettano le loro armi a mare in modo da far sparire le prove del loro coinvolgimento in atti di pirateria.
In meno di 72 ore quindi si sono verificati due attacchi contro navi da pesca francesi che sono stati però, entrambi sventati grazie alla presenza di militari a bordo delle navi stesse.
Questo concretizza ancora di più l’idea che se difese le navi da pesca riescono a scampare agli attacchi dei pirati.
Cosa che non è avvenuta per il peschereccio spagnolo Alakrana catturato lo scorso 2 ottobre insieme al suo equipaggio di 36 uomini di cui 16 spagnoli. Negli ultimi mesi i marittimi francesi sono stati avviati anche a corsi di addestramento per difendersi in caso di attacco pirata. La presenza francese nel mare del Corno d’Africa è molto alta. Le unità navali militari francesi partecipano sia all`operazione navale `Task Force 150` del programma americano `Enduring Freedom` per la lotta contro il terrorismo, lanciato dopo gli attentati dell`11 settembre 2001 sia alla missione europea anti pirateria `Atalanta` iniziata lo scorso dicembre. L`ammiraglia francese delle due missioni nell`Oceano Indiano è la petroliera militare `La Somme`.
La nave oltre a dessere addetta al rifornimento delle navi da guerra francesi ha a bordo lo stato maggiore delle forze navali, terrestri ed aeree francesi nell`Oceano Indiano, l’Alindien, che hanno base a Gibuti. La notte di mercoledì 7 ottobre la nave ammiraglia ha subìto anche un attacco dei pirati somali.
Un assalto avvenuto 460 chilometri al largo delle coste somale. I pirati ingannati dal buio, hanno scambiato la nave militare per una nave mercantile. A bordo di due barchini veloci, ognuno con 5 uomini a bordo, hanno tentato l’arrembaggio aprendo anche il fuoco a colpi di kalachnikov. Dalla nave i militari francesi hanno risposto al fuoco e sono riusciti anche a catturare 5 pirati, che ora si trovano ancora a bordo de `La Somme`. La nave militare è stata coinvolta anche nelle operazioni di liberazione degli equipaggi delle navi francesi finora attaccate e catturate dai pirati somali, come ad esempio nell`aprile del 2008 del veliero `Le Ponant`. Non è la prima volta che i pirati scambiano una unità navale militare per una nave da carico. Il 13 maggio scorso 11 predoni del mare avevano attaccato una nave al largo del Kenya, senza rendersi conto che si trattava della fregata francese `Nivoise` impegnata nella missione anti-pirateria dell’Ue.
Ferdinando Pelliccia