Paul e Rachel Chandler, la coppia di inglesi rapiti, al largo delle isole Seychelles , nei giorni scorsi dai pirati somali, stanno bene e sono stati trasferiti su un’altra nave, unendoli ad altri ostaggi già in mano ai predoni del mare, alla fonda al largo della città di Harardere, covo pirata. A riferire di questa nuova condizione degli ostaggi britannici è stato lo stesso Chandler, nel corso di una telefonata-intervista avuta con un giornalista della rete televisiva britannica Itn. Chandler è riuscito a raccontare anche che l`attacco dei pirati è avvenuto poco dopo le due del mattino, mentre lui e la moglie stavano dormendo a bordo del loro yacht poi la comunicazione si è interrotta. Ieri un`unità della Royal Navy aveva ritrovato il `Lynn rival`, lo yacht dei Chandler, vuoto e alla deriva in acque internazionali. Il trasferire gli ostaggi su un’altra nave è quasi certamente un’esigenza dei pirati dettata da necessità logistiche e di garanzia di una maggior sicurezza specie per loro. Una cosa è, in caso di blitz, dover minacciare di morte due ostaggi e un’altra una ventina che poi, se ben distribuiti a bordo, difficili anche da liberare senza rischi.
Quasi a voler confermare questa ipotesi. Un pirata di nome Hassan ha riferito all`agenzia Reuters, per telefono, che: “Abbiamo capito che l`esercito inglese avrebbe potuto attaccarci e così li abbiamo trasferiti su una barca di Singapore per portarli qui sani e salvi”. “Si trovano vicino a Haradheere. Li terremo sulla barca insieme all`equipaggio. Abbiamo deciso di non portarli a riva perchè sono esausti e hanno bisogno di riposo”, ha poi concluso il pirata. La nave con molta probabilità è il cargo ‘Kota Wajar’ battente bandiera di Singapore catturato insieme ai suoi 21 uomini di equipaggio nell’Oceano Indiano. Nel frattempo le autorità britanniche si aspettano, da un momento all’altro, una richiesta di un riscatto, per ottenere la loro liberazione, da parte dei pirati somali che li trattengono in ostaggio. Un eventualità questa confermata anche dalla Bbc, secondo cui i pirati stanno per pronunciarsi per quanto riguarda la somma di denaro da chiedere per il rilascio della coppia. Ieri il premier britannico, Gordon Brown ha rivolto un appello ai pirati somali per la loro liberazione. “Chiediamo a quanti hanno preso in ostaggio questi cittadini britannici di rilasciarli non appena possibile”. L’appello di Brown è stato lanciato a margine di un vertice europeo in corso a Bruxelles. “Ricorreremo a tutti i meccanismi a nostra disposizione per provare a fare in modo che possano tornare in sicurezza a casa loro”, ha precisato il ministro degli Esteri britannico David Miliband. Nel frattempo sempre ieri un peschereccio battente bandiera tailandese è stato assaltato e catturato dai pirati. I pirati hanno attaccato il peschereccio a bordo di due barchini veloci, nell`Oceano Indiano, a circa 200 miglia marine dalle Seychelles e a 650 miglia marine dalla Somalia. L`imbarcazione catturata è stata poi dirottata verso le coste somale.
Ferdinando Pelliccia