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Prima di far rotta verso Haiti sconvolta dal sisma del 12 gennaio scorso, dove è diretta con aiuti umanitari e sanitari ed una “Task Force” interforze delle 4 armi italiane, l”unità navale ha imbarcato i 75 uomini del contingente medico sanitario militare brasiliano e 2 elicotteri, come previsto nell”ambito della missione umanitaria congiunta tra i due Paesi denominata “White Crane”. Una missione nata su imput del ministro della Difesa italiano, Ignazio La Russa e condivisa dal suo omologo, Nelson Jobim. Con a bordo il consistente contingente italiano, finalmente unitosi al meno consistente contingente brasiliano, la “Cavour”, dopo la prevista tappa in Brasile che ha sottratto solo un giorno alla tabella di marcia, dovrebbe giungere a Port Au Prince, la capitale haitiana, nei primi giorni del mese di febbraio. La portaerei italiana è salpata da La Spezia lo scorso 19 gennaio con a bordo aiuti umanitari per135 tonnellate offerti dal World Food Program e altre 77 tonnellate della Croce Rossa Italiana, oltre a generi di prima necessità offerti da agenzie governative ed associazioni Onlus. A cui poi, vanno sommati i 6 elicotteri pesanti, 4 elicotteri SH3D e i 2 EH101, i 18 veicoli per trasporto del personale, 29 autocarri per trasporto materiali, una gru, 8 pale caricatrici ruotate, 2 escavatori e un apripista cingolati per ripristino della viabilità stradale, sgombero macerie e demolizione di strutture pericolanti, un”autobotte per trasporto acqua potabile, un apparato per la potabilizzazione dell”acqua, un shelter frigo per la conservazione dei generi alimentari, 2 cucine da campo e un apparato per la disinfestazione. Oltre ad alcuni blindati “Lince”. Il tutto gestito da una “Task Force” di oltre 800 uomini tutti specialisti delle 4 armi italiane, Marina, Esercito, Aeronautica e Carabinieri. In particolare a bordo della “Cavour, vi sono specialisti del Gruppo Operativo subacquei della Marina Militare, con una camera iperbarica della capienza per 12 persone, per il trattamento delle patologie da schiacciamento. Probabilmente l”unica disponibile sull”isola. A questa forza vanno poi, associate una decine di volontarie della Croce Rossa italiana. Tutto questo rende la missione una formidabile forza di soccorso che di certo darà un grande contributo durature le prime fasi della ricostruzione, ma soprattutto un grosso apporto ai soccorsi medico sanitari in corso nei confronti della popolazione dell”Isola caraibica fortemente provata dal terremoto. La Cavour infatti, una volta giunta ad Haiti resterà alla fonda al largo dell”isola e garantirà oltre il supporto logistico e di comando a tutte le forze militari terrestri italiane operanti sul territorio haitiano, anche un supporto medico sanitario alla popolazione dell”ex colona francese. Infatti a bordo dell”unità navale italiana vi è oltre un”attrezzatissima area ospedaliera di 400 metri quadrati, anche 37 sanitari, tra medici e paramedici, appartenenti alle 4 armi italiane, e attrezzature medicali all”avanguardia. Il tutto sarà messo a disposizione degli haitiani che ne necessitano. Chi ne avrà bisogno sarà trasportato a bordo grazie ai 6 elicotteri italiani e i 2 brasiliani. Tanti i dubbi suscitati da questa missione e tanti anche gli interrogativi, soprattutto sulla convenienza e utilità di questa insolita partnership con il Brasile e su quale sia il reale motivo di una tale operazione.
Ferdinando Pelliccia