Da anni, ormai, è stata ampiamente dimostrata l’applicazione dell’anatocismo e i magistrati penali hanno esercitato l`azione penale per il delitto di usura commesso anche da parte delle banche. I nostri politici, ancora una volta, calpestando le più elementari regole di uno Stato di diritto, hanno pensato di porre rimedio semplicemente modificando i parametri della legge. Il governo non pensa a tutelare i cittadini ma a salvaguardare le banche e, principalmente, i banchieri che, non solo, ricevono milioni di euro l`anno di stipendio ma vengono, puntualmente, premiati con garanzia di immunità. Questo, infatti, è il malcelato obiettivo e l`unico effetto della modifica del criterio di determinazione del tasso soglia così come premeditato col decreto sviluppo: consentire, attraverso l`applicazione della legge più favorevole all`imputato, il proscioglimento dei banchieri o direttori di banca che, attualmente, risultano imputati nei vari processi penali! Non di certo quello, solo pubblicizzato ed apprezzato dal Presidente dell`Abi, di consentire un maggiore accesso al credito -con tassi più elevati- ad ogni tipologia di clientela. In ogni caso, è evidente, anche dal punto di vista economico-finanziario, ciò che accadrebbe qualora il decreto sviluppo fosse definitivamente convertito in legge: la legalizzazione dell`usura, dal momento che tassi di interesse pur elevati diventerebbero leciti. Si allega, di seguito, una tabella che indica chiaramente che accadrà se il Decreto verrà convertito in Legge. Alla luce di quanto sopra rappresentato, confidando nella massima serietà e nel rispetto dei diritti dei cittadini che -vittime di usura e, spesso, dopo avere ingiustamente perso anche la casa o l`impresa- ancora attendono giustizia nonché al fine di salvaguardare l`ordine pubblico

CHIEDIAMO

la revisione del provvedimento del Governo contenuto nel “Decreto sviluppo” assolutamente non rispondente alle esigenze reali di imprese e famiglie. Chiediamo di tenere in considerazione i risvolti negativi che abbatteranno la nostra già precaria economia e un elevato tasso di disoccupazione derivante soprattutto dall’impossibilità delle aziende di corrispondere alle banche cifre esorbitanti e sproporzionate, che sono state valutate a suo tempo e alla base della Legge 108/96. Chiediamo una Legge per combattere il sovraindebitamento e il finanziamento del Fondo esteso anche al credito al consumo e al finanziamento certo e continuativo del fondo di prevenzione usura della legge 108/96. Chiediamo al Governo di non affossare le imprese o i soggetti che risultano già persone offese nei processi penali in corso per il reato di usura e di rivedere i parametri nonché le modalità di calcolo per la determinazione del tasso soglia che deve essere, di certo, ragionevolmente proporzionato a quanto erogato dalla banca.

(tabella esplicativa)

 

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