Sono stati liberati i 4 giornalisti italiani, sequestrati ieri in Libia. La conferma arriva anche dalla Farnesina. Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina del Corriere della Sera, Claudio Monici di Avvenire e Domenico Quirico de La Stampa erano stati bloccati ieri lungo la strada che da Zawiya portava a Tripoli. Dopo essere stati rapinati e picchiati, gli uomini del commando che li ha fermati, ha ucciso il loro autista e poi li ha sequestrati. Questa mattina sono stati liberati mentre si trovavano in un appartamento di Tripoli.
La notizia non può che rallegrarci, ma a questa liberazione, fa da contraltare il sequestro dei nostri marinai a bordo di due navi italiane da parecchi mesi: la Savina Caylyn e la Rosalia D’Amato. Complessivamente, 11 marinai italiani, 17 indiani e 15 filippini, si trovano in mano dei pirati somali sulle due imbarcazioni. Sono ormai quasi [b]sette i mesi di prigionia per gli uomini della Savina Caylyn[/b] e [b]oltre 4 mesi per quelli della Rosalia D’Amato[/b]. Nulla sembra muoversi per scrivere un finale lieto anche per questi sequestri. Si regista soltanto, ancora oggi, il solito comunicato della Farnesina che ribadisce sempre le stesse cose da mesi, quasi in fotocopia ai precedenti, e non fornisce alcun elemento in più che possa far ben sperare per una ormai improrogabile liberazione.
A chi interessa davvero la liberazione dei marittimi in mano ai pirati somali?