Sono tante le amministrazioni che cercano di incentivare l’utilizzo del trasporto intermodale in città.  Un particolare tipo di spostamento intermodale urbano è quello bicicletta-mezzo pubblico–bicicletta.

In Campania quello recentemente varato dalla Provincia di Benevento è il primo progetto di ‘bike-sharing’ avviato nella regione.

Si tratta di un progetto che prevede il noleggio di biciclette da utilizzare per gli spostamenti nel capoluogo sannita. A disposizione dei cittadini ben 30 biciclette del tipo ‘a pedalata assistita’.

Le bici sono disponibili presso 6 ciclostazioni che hanno una doppia funzione. Servono da ricovero e da alimentazione elettrica alle biciclette. Infatti, ogni stazione è allacciata ad una centralina fotovoltaica che è in grado di produrre l’energia necessaria per ricaricare i motorini elettrici che servono a far muovere le due ruote. Non c’è quindi nemmeno emissioni di CO2 nell’atmosfera. E’ ovvio che il servizio è integrativo di quello dei mezzi pubblici e treni o alternativo rivelandosi utile specie in quelle parti della città dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare. Il servizio di ‘bike-sharing’ infatti, si rivela una valida soluzione anche al problema dell’‘ultimo chilometro’ ossia il tratto di strada che separa la fermata del mezzo pubblico dalla destinazione finale dell’utente.

Le 6 ciclostazioni beneventane sono state collocate presso: la Stazione ferroviaria centrale di piazza Colonna, la Stazione ferroviaria ‘Appia’ di Via Munanzio Planco, in Piazza Orsini, alla Rocca dei Rettori in piazza Castello, al Largo Carducci nella Zona Mellusi e in via Gramazio al Rione Libertà.

Il servizio pur essendo usufruibile da tutti richiede comunque  una registrazione dal doppio scopo. Primo per la consegna di una tessera elettronica identificativa e poi, per conoscere esattamente a chi viene consegnata la bicicletta.
Un accorgimento questo che serve anche a scoraggiare eventuali furti o danneggiamenti. Un sistema di prenotazione on line poi, permette
all’utente di avere la certezza che ci sia sempre una bicicletta a disposizione presso una delle 6 ciclostazioni. Grazie alla ‘chiave’ elettronica in suo
possesso l’utente poi, riesce a ‘sganciare’ la bicicletta e ne usufruisce per il tempo che gli occorre spostandosi in libertà  in città. L’importo del costo del servizio gli viene poi, scalato da una tessera prepagata. Ovviamente più dura il tempo d’uso della bici più aumenta il costo del servizio per l’utente. Questo, in quanto il ‘bike-sharing’ si basa sulla condivisione e quindi sull’utilizzo limitato del mezzo per dare anche ad altri l’opportunità di usufruirne.

In Italia sono almeno 130 le città dotate del servizio di bicicletta pubblica. Il ‘bike-sharing’ attivo nella città di Milano con le sue circa 200 stazioni e oltre 3mila biciclette, è il più esteso di tutta la penisola. Esso serve un’utenza di almeno 12mila persone. Tanti sono gli abbonati al servizio.

f.p.