In Italia il fenomeno della contraffazione di farmaci è in crescita esponenziale. Negli ultimi 5 anni ha fatto registrare un aumento di circa 10 volte.

Ormai la nuova frontiera della criminalità organizzata sono i farmaci falsi e contraffatti. Quindi oggi la criminalità investe più sui medicinali contraffatti che sul narcotraffico e riciclaggio.

Questo perché quello dei medicinali contraffatti è  un mercato estremamente redditizio e ad oggi molto meno rischioso in quanto punito in
maniera meno severa. Almeno finchè non ci sarà il recepimento della convenzione Medicrime del Consiglio d’Europa, che introduce norme di diritto penale nei casi di contraffazione farmaceutica e crimini correlati.

Per ogni euro investito dalle organizzazioni criminali nel commercio di farmaci contraffatti, si genera un guadagno di 2.500 euro.

Con la droga, questa proporzione è di 1 a 16.

Quindi, il mercato di medicinali falsi è circa 150 volte più redditizio rispetto a quello delle sostanze stupefacenti.

I farmaci contraffatti sono però altamente pericolosi per le persone che vi ricorrono.

La diffusione in Italia di farmaci falsi avviene principalmente attraverso le farmacie illegali su Internet. On line avviene la vendita di
farmaci senza prescrizione medica.

Al top della classifica contraffazione, i farmaci anti-impotenza.

Nel 2011 sono state chiuse almeno 50 farmacie on line illegali. Tutte chiuse grazie alla collaborazione tra l’Agenzia italiana del farmaco, Aifa, e LegitScript, un ente privato statunitense che monitora gli spazi web ritenuti sospetti, con il quale l`Aifa ha siglato lo scorso maggio un Memorandum d`intesa che ha consentito l`oscuramento di decine di e-pharmacies non autorizzate.

Per gran parte dei medici di famiglia il sospetto è che i propri pazienti abbiano assunto farmaci contraffatti acquistati on line.

E’ quanto emerge da un’indagine online, finalizzata a indagare la percezione, da parte dei medici di famiglia del problema contraffazione. I dati, frutto della collaborazione fra Aifa e Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), sono stati illustrati oggi a Roma nel corso di un evento sul tema. L’Aifa, anche attraverso le attività della Task Force ‘Impact Italia’, ha avviato una serie di collaborazioni finalizzate a garantire il diretto coinvolgimento delle figure professionali della sanità.

Da quest’anno è partita una collaborazione fra Agenzia italiana del farmaco, Aifa, e Federazione italiana dei medici di medicina generale, Fimmg, allo scopo di capire il grado di percezione, da parte dei medici di famiglia del problema contraffazione.

Il quadro emerso dall’indagine è stato il presupposto su cui avviare ulteriori iniziative congiunte, in tema di informazione ai professionisti e, attraverso questi ultimi, ai pazienti.

I campionamenti effettuati da Aifa e ‘Impact Italia’ hanno confermato che quasi tutti i farmaci inviati da siti illegali sono falsificati.
Le operazioni congiunte tra amministrazioni, come Pangea IV, hanno portato in Italia al sequestro di 10mila confezioni in una settimana di verifiche sui pacchi postali.