“Le uniche ‘pietre sul passato’ a cui Battisti deve pensare, sono le lapidi poste sulle tombe delle vittime che ha massacrato. Non c’è miracolo che possa consentire a questo assassino codardo di cavarsela e tornare in Italia senza saldare il proprio conto con la giustizia e con le famiglie delle sue vittime. Non c’è amnistia che possa generare perdono, non ci sono furbizie al mondo che possano nascondere le squallide menzogne di un vigliacco senza alcuna dignità e umanità che se ne sta allegramente in giro per il mondo a presentare libri vantandosi del rapporto con le proprie figlie senza avere la decenza di pensare quale stretta allo stomaco le sue schifose parole possano provocare alle famiglie che per colpa sua sono orfane dei loro affetti più cari”.
Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta con sdegno le ultime sfacciate dichiarazioni di Cesare Battisti, l’ex brigatista condannato in Italia per quattro omicidi e rifugiatosi all’estero, da ultimo in Brasile dove è stata negata la sua estradizione nel nostro Paese. Ieri sera, nel corso della presentazione del suo libro a Fortaleza, Battisti ha ribadito la richiesta di un’amnistia all’Italia, facendo “un appello al popolo ed ai politici italiani in buona fede, affinché sia posta una pietra sul passato”, citando fra l’altro Francesco Cossiga il quale, ha voluto sottolineare, “anni fa, disse che la guerra era finita, e quando ciò succede, i prigionieri possono tornare a casa”. L’ex militante dei Proletari armati per il comunismo ha inoltre raccontato di aver ricevuto i suoi familiari sia a Rio sia nella località della costa paulista dove è stato in questi mesi: “Sono stato con le mie figlie – ha spiegato -… siamo una famiglia molto italiana”.
“Dobbiamo nostro malgrado tornare a replicare alle follie di questo assassino – aggiunge Maccari -, che ha l’incredibile sfacciataggine di appellarsi alla buone fede della gente, proprio lui! L’uso di certe parole dovrebbe essergli interdetto, proprio come dovrebbe essergli negato ogni spazio sui media, a meno che si tratti di riportare la notizia che il terrorista è tornato in ginocchio col capo cosparso di cenere a chiedere perdono al Paese intero! Le citazioni dotte, ed oltretutto completamente distorte, non gli serviranno – conclude Maccari -. Una guerra richiede due eserciti che si fronteggiano, e non delle belve sanguinarie che uccidono in modo subdolo vittime innocenti nelle loro case e nelle loro botteghe sotto gli occhi atterriti dei figlioletti, forti solo della propria cieca violenza e delle armi che stringono in pugno, mentre chi gli sta di fronte è disarmato e preso alla sprovvista. E Battisti non è certamente un prigioniero costretto con la forza a restare lontano dall’amata Patria. E’ solo un vigliacco che fugge e si nasconde da sempre come un verme, e che dell’amata Patria se ne strafrega preferendo certamente le spiagge brasiliane al pentimento, alla vergogna, alla reale volontà di ottenere comprensione e perdono, che solo una seria assunzione di responsabilità qui in Italia potrebbe testimoniare”.

